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In Toscana e Liguria via libera alla pesca del rossetto

L’atteso decreto di adozione del nuovo Piano di gestione per la pesca
invernale del rossetto in Toscana e Liguria (zona GSA 9) è stato firmato.

Secondo l’annuale calendario pesca, la campagna va dal 1 novembre al 31 marzo, e solo il 26 novembre scorso la commissione tecnica europea (Stecf) aveva dato parere favorevole al piano di gestione ligure-toscano che consente la pesca, ma, stante il ritardo del parere positivo della Commissione europea e in mancanza di questo, il governo italiano non ha autorizzato l’avvio della campagna di pesca 2015-2016.

È, purtroppo, storia di ogni anno che la pesca invernale del rossetto parte in ritardo a causa delle lungaggini burocratiche per il rinnovo del Piano di deroga presso la Commissione Europea, ogni anno legata a una deroga speciale da parte della Commissione Europea, ogni volta da sollecitare da parte delle flottiglie di pescatori del Mediterraneo.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che è stato firmato oggi al Palazzo dell’Agricoltura il decreto di adozione del nuovo Piano di gestione per la pesca del rossetto (Aphia minuta) con la sciabica e la circuizione senza chiusura in Toscana e Liguria (zona GSA 9), in deroga alle misure tecniche previste dal Regolamento (CE) n. 1967/2006, ‘Regolamento Mediterraneo’. Il nuovo piano consentirà la pesca del rossetto in queste aree fino al 2018.
Il Decreto è stato adottato a seguito dell’approvazione del piano di gestione da parte della Commissione europea.
L’autorizzazione riguarda la pesca con la sciabica pesca-reti-a-strascico(una forma di rete a strascico) e la circuizione senza chiusura, in deroga alle misure tecniche previste dal Regolamento (CE) n. 1967/2006, ‘Regolamento Mediterraneo’, riguarda  solo Toscana e Liguria e consente la cattura di tale specie ittica in queste specifiche aree.

I pescatori di Toscana e Liguria (quelli autorizzati 41 barche toscane e 76 liguri), dunque, possono riprendere a dedicarsi al rossetto (Aphia minuta), il pesciolino che non è novellame, bensì una specie adulta, corpo allungato, rossetto-267258.660x368al massimo 6 centimetri, che vive dai 40 ai 100 metri di profondità attorno alle coste, preferibilmente su fondali sabbiosi e fangosi, di tutto il Mare Nostrum, dall’Adriatico al Mar Ligure, passando per Calabria e Sicilia.

Rappresenta un’importante risorsa della pesca artigianale svolta nei mesi invernali. Un chilo di rossetto è quotato al disopra dei trenta euro.

Come altre specie ittiche minute, tanto profondamente radicate nell’alimentazione delle genti costiere (non solo italiane), per i noti provvedimenti della UE, anche il rossetto rischiava si scomparire dalle nostre tavole, se i pescatori non premessero il Governo ad emettere deroghe. E intanto hanno vinto quelli di Toscana e Liguria.

Maura Sacher


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