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In Friuli la festa del sidro

In Friuli la festa del sidro

In Friuli la festa del sidro

Lucia Maria Melchiori, la reginetta trentina del sidro

Polcenigo (Pordenone) ospita la prima edizione del Festival dedicato all’antica bevanda a base di mele. Presenti anche il Trentino, il Veneto, l’Austria e la Slovenia.

Polcenigo, uno dei borghi più belli d’Italia in provicia di Pordenone, ricco di storia come conferma il sito palafitticolo del Palù risalente a 4.900 anni avanti Cristo,

è famoso per le risorgive del fiume Livenza e il parco rurale di San Floriano, unico esempio in italia (si estende per 40 ettari) con i prati a pascolo, le marcite, i mulini, le sorgenti e i corsi d’acqua dall’intenso colore azzurro che, dopo essersi inabissate nelle fenditure dell’Altopiano del Cansiglio, riappaiono in superficie.

I “Pommelier” assaggiatori di sidro e il Presidio Antiche Mele del Friuli

Matteo Corazzolla cidermaker della premiata Sidreria Melchiori di Tres

Proprio in questo suggestivo parco naturale domenica prossima 27 agosto, con anteprima il sabato sera, andrà in scena la prima edizione del Festival del Sidro, l’antica bevanda a base di mele.

La manifestazione, dal nome emblematico “DeSidera”, è organizzata dall’Associazione Pommelier Assaggiatori di Sidro e dall’Associazione culturale “Senses” che si occupa di comunicazione enogastronomica e progetti editoriali.

Sono previsti stand gastronomici, chioschi, mostre, laboratori di degustazione, giochi e musica dal vivo.

A questa prima edizione hanno confermato la loro presenza i produttori di sidro del Friuli, del Veneto, del Trentino, dell’Austria e della Slovenia. Saranno presenti anche numerosi circoli culturali, presìdi Slow Food e associazioni di categoria.

Tra queste l’Associazione Amatori Mele Antiche di Fanna e Cavasso (Pordenone), il Presidio Slow Food Antiche Mele dell’Alto Friuli, la Pro Loco di Pantianicco (Udine), storica capitale della mela made in Friuli.

Il Trentino sarà presente anche con i formaggi dei Presìdi Slow Food del Lagorai

Fiorenzo Varesco presenterà a Polcenigo i formaggi dei Presìdi Slow Food del Lagorai

Il Trentino sarà presente anche con i formaggi della Condotta Slow Food Valsugana Lagorai. Il responsabile Fiorenzo Varesco, chef dell’Antica Osteria Morelli di Canezza di Pergine,

guiderà un laboratorio di degustazione dei formaggi d’alpeggio del Lagorai di tre Presìdi Slow Food del Trentino: il formaggio delle quattro malghe del Lagorai (un formaggio di malga a latte crudo, semigrasso, prodotto da giugno a settembre), 

il Puzzone di Moena prodotto solo nel periodo dell’alpeggio e i formaggi di Vacca Grigia della Val di Fiemme.

Cidre in francese, Cider in inglese, Apfelwein in tedesco, Sidra in spagnolo

Il parco di San Floriano a Polcenigo, provincia di Pordenone

Ma torniamo al Festival del sidro: «cidre» in francese, «cider» in inglese, «Apfelwein» in tedesco, «sidra» (rigorosamente al femminile) in spagnolo.

In Italia, terra del vino per antonomasia, l’antica bevanda popolare ottenuta dalla fermentazione del succo di mela, un tempo era molto diffusa soprattutto al Nord (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia,

Lombardia, Piemonte), ma poi è andata scomparendo durante il periodo della dittatura fascista a causa di una norma che vietava la produzione industriale di bevande spiritose al di sotto dei 7 gradi alcolici.

Tale provvedimento aveva lo scopo di incentivare il consumo del vino.

Risultato: la scomparsa quasi totale della produzione di questa bevanda che ormai sopravvive solo in poche realtà dell’arco alpino.

Lucia Maria Melchiori la reginetta del sidro trentino in Val di Non

In Trentino il merito di aver riscoperto e lanciato questa antica bevanda è di una donna vulcanica, Lucia Maria Melchiori, ribattezzata la reginetta trentina del sidro.

Con i consigli del marito Alberto Corazzolla e con l’entusiasmo del figlio Matteo, il “cidermaker” dell’azienda, ha creato a Tres-Predaia (Val di Non) un’azienda modello dotata delle più moderne tecnologie ed ha conquistato i mercati, nazionale e internazionale, con questa bevanda moderatamente alcolica che piace soprattutto ai giovani.

«Lo notiamo nel ristorante annesso alla Sidreria” confessano con un pizzico di giustificato orgoglio Lucia Maria, Alberto e il figlio Matteo.

 “Il nostro sidro è molto apprezzato anche nel Regno Unito, ma scommettiamo anche sul mercato degli Stati Uniti, del Giappone e persino dell’Australia.

” Oltre al sidro, settore sempre più importante per l’azienda assieme ai succhi, agli aceti bio di mela, agli aceti aromatizzati e dietetici, Matteo si diverte a produrre anche alcune birre artigianali non filtrate.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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