Tribuna

Il mitico Danèl di Cavasso (Friuli)

Il mitico Danèl di Cavasso (Friuli)

Il mitico Danèl di Cavasso (Friuli)

Danél Corte, nume tutelare della Trattoria Ai Cacciatori, con la moglie Angelina Zecchini, pluripremiata dal Gambero Rosso e dalla Guida Michelin.

Danél Corte, nume tutelare della Trattoria Ai Cacciatori, con la moglie Angelina Zecchini

Nella Pedemontana pordenonese c’è un paesino di poche anime – Cavasso – a due passi da Maniago (patria delle coltellerie). 


Spilimbergo (la città dei mosaici) e da Sequals (paese natale di Primo Carnera) che è diventato famoso per tre prodotti tipici.


La pitina (versione friulana della mortandela trentina), presidio Slow Food, responsabile il macellaio Filippo Bier.


La cipolla rossa e le mele antiche.

 

Tre specialità che Daniele Corte (“Danèl” per gli amici) e la moglie Angelina Zecchini, numi tutelari dell’antica “Trattoria ai Cacciatori”,

hanno strappato all’oblio riproponendole come autentiche ghiottonerie in quella che è stata ribattezzata la trattoria del cuore da quanti amano la cucina familiare, schietta e genuina.

Trattoria pluripremiata dal Gambero Rosso con i mitici “Tre Gamberi” e dalla guida Michelin con il riconoscimento Bib Gourmand per il rapporto qualità-prezzo.

La sala da pranzo dell’antica trattoria Ai Cacciatori con lo splendido caminetto

Entusiastica la recensione della Michelin: “Danèl è il brillante interprete delle tipiche tradizioni locali attraverso gustosi piatti, narrati rigorosamente a voce.

Un po’ vintage, un bel po’ invitante, la trattoria Ai Cacciatori è la buona tavola friulana per antonomasia con intensi profumi locali arricchiti da alcune golosità extraterritoriali. 

 

ll patron Daniele Corte racconta con passione la fragrante e gustosa cucina della trattoria, dalle forti radici territoriali.

 

Se è vero che la carta c’è, la soluzione migliore è ascoltare i suggerimenti di giornata”. 

Un menu da standing ovation abbinato ai vini di Albinea Canali

Da standing ovation il menu proposto l’altra sera e che sarà replicato l’8 luglio nell’ambito del tour organnizzato dal Gambero Roso.

Il prosciutto di cinghiale con la rosa (radicchio) di Gorizia e i ciccioli

Dopo il calice di benvenuto, uno spumante rosè Extra Dry “Ottocentorosa” di Albinea Canali, la cantina di Reggio Emilia sponsor della serata.


Il via alle danze è stato aperto da un delizioso crostino di pan dolce con ricotta franta e cipolla rossa di Cavasso

 

in agrodolce abbinato al metodo classico millesimato 2019 Spergola Dosaggio Zero.

 

Squisito anche lo sformatino di zucchine con il suo fiore e crema di “formaj tal Cìt” della Val Tramontina

 

(formaggio splamabile conservato in vasi di pietra, cit in dialetto friulano) abbinato al Brut metodo classico Degorgement 2022.

Come primo piatto Danèl ha proposto uno dei piatti icona della trattoria: i Blecs di grano saraceno e ortica (pasta fresca simile ai maltagliati) con ragù bianco di agnello,

 

verdurine fresche dell’orto e Pecorino dolce abbinati al Pignoletto vendemmia 2020.

Piatto forte della serata la tagliata d’anatra alle cliegie nostrane di Colle (Arba) abbinata al Lambrusco Semisecco Biologico sempre della cantina Albinea Canali.

 

Dulcis in fundo il frullino al limone abbinato allo spumante millesimato Stellato 2021 Extra Dry.

Tra i piatti simbolo: il prosciutto di cinghiale con la rosa di Gorizia

Tra i piatti simbolo della trattoria, gettonati dai buongustai, meritano sicuramente il viaggio: il prosciutto di cinghiale con la “rosa” di Gorizia (la regina dei radicchi) e “li fricis” ( i ciccioli).

La zuppa di cipolle rosse di Cavasso; la peccaminosa “pitin’oca” scottata sulla piastra e insaporita con due gocce di aceto.

Gli gnocchi di patate con fonduta di Montasio e pitina croccante.

Ed ancora: il cestino di “frico” con i funghi; il tortino di porri; i tortelli con la fagianella e i finferli; la sella di cervo con i mirtilli rossi, le mele e la polenta.

In stagione l’aringa affumicata e il baccalà con la polenta. 

Una tentazione anche i dolci di Angelina: crostate, panna cotta, torte (la Sacher).

Per i vini (proposti anche al calice) lasciatevi consigliare da “Danèl” che vanta una fantastica selezione di etichette nazionali e internazionali, con un occhio di riguardo per i piccoli produttori locali.


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