Ammontano a circa 10 milioni di euro i danni provocati dalle violente perturabzioni che nei precedenti giorni hanno imperversato su tutta la penisola.
Secondo le prime stime offerte dalla Coldiretti, a causa del maltempo e delle alluvioni sarebbero morti circa 30.000 polli e un migliaio di tori sottraendo, di fatto, una cospicua fetta di guadagno a numerosi allevatori ed imprenditori.
Situazione ancor più grave, invece, per il settore cereale e seminativo, gravemente compromesso dalle ondate di fango e dalla proliferazione di numerose muffe che stanno letteralmente distruggendo le coltivazioni.
A causa di questo vero e proprio bollettino di guerra molti agricoltori della Coldiretti hanno offerto il proprio contributo, aiutando gli sfortunati “colleghi” a rimuovere i loro terreni dall’acqua, fornendo allo stesso tempo un ingente contributo economico alle aziende in difficoltà.
“Di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici manifestatisi – afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – servono urgenti interventi infrastrutturali per la raccolta e la regimazione delle acque, in una situazione nella quale l’82 per cento delle aree dei comuni italiani è a rischio idrogeologico. A tale situazione, prosegue il Presidente della Coldiretti, si aggiunge un erroneo modello di sviluppo che ha provocato una preoccupante diminuzione del 15 per cento delle campagne, sottraendo alla coltivazione circa 2,15 milioni di ettari di terra”.
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