Curiosità

Il Giappone e le sue food culture a Milano

“Sapore nipponico” è il Salone del Giappone, il Fuori Expo del Padiglione del Paese del Sol Levante, che dal 25 giugno al 13 luglio 2015 propone un ricco calendario di appuntamenti “Cool Japan”, viaggiando tra le sue “anime”, tra l’antico e il moderno.

150527_Salone del Giappone_logo_vertical_olUna sintesi della cultura e della tecnologia più avanzata giapponese connesse ad alimentazione e agricoltura, è ospitata al Centro Congressi al Palazzo delle Stelline, Milano, in Corso Magenta.

Nel nutrito programma di simposi ed incontri commerciali, sono inseriti degli appuntamenti aperti al pubblico per sperimentare direttamente gli aspetti più fantastici (“Cool”) del Giappone, con approfondimenti sulla preparazione di menu e dolci giapponesi, con assaggi della cucina nazionale, e narrazioni dei suoi ingredienti e condimenti tradizionali, da parte di chef stellati. Cucina giapponese Expo
Proprio questo è il tema protagonista delle giornate Food Experience, con orario 10-20, dedicate al “Washoku”, la cultura alimentare giapponese, iscritto nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco e motivo di orgoglio del popolo giapponese, da tutelare perché risale all’antica arte culinaria, prima che si contaminasse con la cucina occidentale.

E non mancano gli show cooking sulla ‘fusion’ oriente-occidente, a partire dal sake, la bevanda che tutto il mondo associa all’Impero del Sol Levante, riproposta dal 5 all’11 luglio, con abbinamenti ai cibi italiani, formaggi e prosciutti in particolare, mentre allo “yoshoku”, la cucina giapponese “in stile occidentale”, verranno dedicate le giornate dal 9 all’11 luglio.
Dal 4 all’8 luglio è in scena il succo di frutta fresco, con la proposta di variegate ricette per un’alimentazione sana, naturale e vitaminica, e le dimostrazioni con l’innovativo Slow Juicer Panasonic, elettrodomestico da cucina che si caratterizza per delicatezza e lentezza nell’estrazione del succo (45 giri/min), limitando la produzione di calore e l’esposizione all’aria, fattori che alterano i delicati enzimi e le vitamine del frutto o dell’ortaggio.

Dal 6 all’11 luglio, in anteprima mondiale viene presentato “Il latte di soia di qualità Premium”, e infine il 12 e il 13 luglio, nella Sala dei Simposi del Palazzo delle Stelline, gran finale con momenti da non perdere su “Lo spirito della cucina giapponese”.

Nella cultura giapponese vi è un grande rispetto per il cerimoniale, la ritualità, il galateo, non solo nelle relazioni interpersonali, ma anche nel rapporto con la Natura ed il Cibo, in sé stesso. Ciò si riflette nell’ospitalità ed a tavola. È il caso di ricordare l’importanza della preparazione del tè, improntata al rispetto dei “tempi del tè”, non delle persone.

In Giappone, prima dei pasti, è abitudine unire i palmi delle mani a guisa di preghiera e pronunciare “Itadakimasu” (che significa “ricevo questo cibo e ringrazio” e deriva da un’antica preghiera al Dio del Cibo). Questo semplice gesto rappresenta sia un ringraziamento per chi ha preparato il piatto, sia per chi ha coltivato e raccolto il prodotto che viene cucinato. Si intende rendere omaggio non solo alla carne ed al pesce, ma anche alla verdura e alla frutta, da cui si riceve vitalità.
Essere riconoscenti è parte integrante del “Washoku”.

Maura Sacher


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