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Identità Golose 2013: bilancio di tre giorni tanto attesi

Si è conclusa con successo la nona edizione di Identità Golose, il congresso di cucina ideato e organizzato da Paolo Marchi. Ottima, come sempre, l’affluenza, con un 30%  di visitatori in più rispetto all’anno scorso. 1350 giornalisti e fotografi accreditati da tutto il mondo. Ha visto anche la partecipazione tra gli stand di tre concorrenti di Mastechef Italia, fotografatissimi come se fossero delle star del cinema. D’altra parte, purtroppo, il Grande Fratello docet.

Tantissimi giovani sia tra i relatori che tra il pubblico, purtroppo poche le donne chef, in compenso molte le giornaliste e le blogger tutte agghindate ma ben preparate. Il tema dell’edizione 2013 era il rispetto. Per citare le parole di Paolo Marchi: “Il rispetto per la natura, per le materie prime, per i clienti e i soldi che spendono, ma anche il rispetto dei clienti verso i cuochi e i ristoratori che sono, prima di tutto, liberi professionsiiti e rischiano in prima persona. Ma anche il rispetto per noi stessi e i nostri ideali che spesso accantoniamo perché “così fan tutti” e di compromesso in compromesso siamo arrivati dove siamo. Il rispetto per la verità che sovente non solo la nostra, ma anche quella degli altri. Insomma il rispetto è un valore che troppo spesso viene dimenticato. Non possiamo cercare, studiare, cucinare, amare la cucina fusion senza scambiarci le conoscenze tecniche, senza parlare dei prodotti. Bisogna essere fusion anche nel quotidiano. Dev’esserci uno scambio continuo, globale e va studiato, metabolizzato, capito. Questo perché le leggi non fermano le migrazioni e senza verità e soprattutto senza rispetto per le verità altrui si finsice travolti. La vera sfida è risucire a generare un nuovo benessere con l’agrolalimentare e la buona tavola e fare in modo che sia distribuito in maniera omogenea. Cominciando proprio dal rispetto e dal rispettarci concretamente”. Quanto sono vere le parole di Paolo Marchi e quanti dovrebbero applicare tutto ciò nella loro vita professionale e privata. Specialmente in questo periodo difficile di crisi generale che sta vivendo l’Italia. Tante le idee uscite dal contenitore IG: Bottura con i suoi “6 attrezzi indispensabili per la cucina” che sono poi dei concetti, le “strane coppie” gli ironici Cannavacciuolo-Esposito, Assenza-Padoan il dolce e il salato. E ancora il tristellato Massimiliano Alajmo alle prese con il piatto italiano più consociuto nel mondo, la pizza; Scabin r il suo cibo per gli astronauti, d’altra parte cos’altro poteva partorire dal suo cervello istrionico lo chef di Rivoli? Per concludere con Cracco, l’amato-odiato chef veneto-milanese che afferma: “Identità Golose rimane uno dei pochi congressi che hanno qualcosa da dire e dei quali resta qualcosa”. Ecco tutti i premiati dell’edizione 2013: Enrico Crippa come Cuoco dell’anno, Davide Scabin e Nino Di Costanzo ricevono il Piatto dell’Anno, a Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios di Telese Terme (Bn) il premio Vent’anni, ad Antonio Cannavacciuolo il Premio Tipicità Italiana in Cucina, Fabio Barbaglini nuovo chef dell’Antica Osteria del Ponte il Premio Birra in Cucina, mentre Christian Milone, chef della Gastronavicella di Pinerolo (To) vince la seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru. Premio Creatività in Cucina a Massimiliano Alajmo, a Cristina Bowerman il premio Identità Donna 2013, a Massimo Spigaroli quello come Artigiano del Gusto 2013. Da New York dal ristorante Eleven Madison Park, lo chef Daniel Humm premiato come Miglior Chef Straniero 2013. Il premio Idenità Vincenti a Miilano invece è stato assegnato a Enrico Merli McClure e a Giovanni Vincenti rispettivamente direttore e chef del ristorante il Refettorio di Milano. Infine a Cesare Battisti e Danilo Ingannamorte del locale Ratanà e Alex Pilas di Eataly New York il piatto Caraiba per il supporto dimostrato negli anni ad Identità Golose, e ricevono il premio Amici di Identità Golose il giornalista Roberto Perrone, il fotografo Bob Noto e il regista Elvio Gorelli. Arrivederci al prossimo anno, con il decennale della manifestazione e un nuovo tema già preannunciato: il rapporto tra gola, salute e cucina.

Isabella Radaelli

i.radaelli@egnews.it


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