Un occhio sul mondo

I vini italiani nella morsa del Nutriscore

I vini italiani nella morsa del Nutriscore

I vini italiani nella morsa del Nutriscore

Sono oramai molti mesi che l’Italia, le organizzazioni e associazioni agricole nazionali combattono contro il Nutriscore.

Questo sistema di etichettatura voluto fortemente soprattutto dalla Francia nostro maggiore concorrente vitivinicolo non è ancora vincolante, per il momento è una proposta.

La scellerata idea è stata subito appoggiata dal Belgio e dai crucchi.

Il famigerato sistema consiste nell’utilizzare in etichetta l’immagine di un semaforo con varie gradazioni di colore.

Il colore viene assegnato ad ogni alimento in base ai livelli di zucchero, grassi e sale.

Questi livelli sono calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto.

Ovviamente i prodotti alimentari etichettati con semaforo verde sarebbero da preferire a quelli connotati con il colore rosso.

E c’è dopo il rosso un inquietante simbolo nero contenente una F che indica la massima pericolosità.

Applicando questa icona sui vini si danneggia tutto il comparto.

E i fautori del Nutriscore vorrebbero che questo simbolo fosse a posto sulle bottiglie di vino per informare “correttamente” i consumatori.

Sì devono conoscere la quantità in grammi di alcol, calorie e zucchero contenute. L’icona nera è riservata anche a bevande che contengono piccole quantità di alcol.

Significherebbe identificare i vini come alimento dannoso per la salute e un enorme danno per tutta la filiera vitivinicola italiana.

E Nutriscore non si basa su un principio scientifico ma su algoritmi e profili nutrizionali non riconosciuti scientificamente.

L’italia e il mondo agricolo del nostro paese si sono schierati decisamente contro questo tipo di etichettatura.

Sicuramente se entrasse in vigore penalizzerebbe i nostri unici pregiati prodotti alimentari e non ultima la Dieta Mediterranea oltre ai nostri vini.

Per quanto concerne i nostri vini questo sistema assegnerebbe l’etichetta nera con la F per indicarne la massima pericolosità.

Il sistema alternativo proposto dal nostro mondo agricolo e dalle autorità competenti si chiama Nutrinform Battery. Valuta non solo i singoli alimenti bensì la relativa influenza nell’ambito della dieta giornaliera.

Il sistema permette di evidenziare le percentuali di energia, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalle porzioni.

Questa proposta ha finora ottenuto l’appoggio della Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Lettonia, Romania e Ungheria e al gruppo contrario al Nutriscore si stanno aggregando Polonia e Slovacchia. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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