I top wine della guida “Bibenda” 2024
Proclamati i 10 “Vini dell’Anno”. Assegnati i “Cinque Grappoli” a 36 etichette dell’Alto Adige e 19 del Trentino.
La presentazione il 18 novembre a Roma.
Franco Maria Ricci, presidente della Fondazione Italiana Sommelier e direttore della rivista Bibenda ieri ha reso noto l’atteso responso con graduatoria di merito delle migliaia di etichette assaggiate nel corso della stagione con la proclamazione dei dieci “Vini dell’Anno” e l’assegnazione del prestigioso riconoscimento dei “Cinque Grappoli”. L’edizione 2024 della Guida Bibenda sarà ufficialmente presentata a Roma sabato 18 novembre.
Per quanto riguarda la nostra regione exploit – ma non è una novità – dell’Alto Adige che ha conquistato 36 “Cinque Grappoli”, il Trentino si deve accontentare di 19.
I dieci “Vini dell’Anno” premiati da Franco Maria Ricci
Ecco i dieci “Vini dell’Anno” premiati dalla Guida Bibenda 2024 di Franco Maria Ricci.
– Barbaresco Sorì San Lorenzo 2020 di Angelo Gaja (Barbaresco, Cuneo).
– Curtefranca Chardonnay 2019 di Ca’ del Bosco (Franciacorta)
– Cervaro della Sala 2021 di Castello della Sala (Antinori).
– Isola dei Nuraghi Rosso Turriga 2019 della Cantina Argiolas (Sardegna).
– Saffredi 2020 della Fattoria Le Pupille (Maremma).
– Molise Rosso Don Luigi Riserva 2019 Cantina Di Majo Norante (Campobasso).
– Gian Annibale 2019 di Castello del Terriccio (Pisa).
– Il 1943 Del Fondatore 2020 Cantine Due Palme (Cellino San Marco, Brindisi).
– Quattordicisei 2018 di Colline San Biagio (Carmignano, Prato).
– Primitivo di Manduria La Riserva dal 1973 2018 di Albano Carrisi (Cellino San Marco).
La polemica sul Vinitaly e sui milioni di bottiglie di Prosecco
Nel corso della conferenza stampa Franco M. Ricci si è tolto un sassolino dalla scarpa polemizzando con quanti avevano male interpretato una sua dichiarazione sul Vinitaly.
“Avete letto quanto ho scritto – ha dichiarato rivolgendosi al pubblico – o vi siete limitati a guardare le fotografie? Ribadisco che il Vinitaly è quanto di meglio esiste nel nostro Paese.
È quanto di più importante e meglio organizzato si possa fare per il mondo del vino. È stata un’idea vincente di qualche anno fa, ed oggi lo è ancora di più.
“Per gli analfabeti o lettori miopi, sottolineo – e bene ha scritto il giornalista de “Il Mattino” che il mio malessere riguarda la presenza di comunicatori del vino che non conoscono la cultura del bere consapevole – sottolineo che trovo vecchio e sbagliato il sistema di spendere milioni di euro come, per esempio, ed è solo un esempio, fa la Regione Lazio.
“Ho anche saputo che ci sono stati dei disappunti addirittura da parte dell’Associazione Italiana Sommelier.
A loro ricordo il mio ultimo editoriale su Bibenda dal titolo “Milioni di bottiglie di Prosecco ci hanno umiliato”. Ecco, chi l’ha letto, anziché guardare le figure o limitarsi a leggere solo il titolo, s’è accorto che in quelle righe, al di là del titolo, parlavo molto bene del Prosecco di qualità, tant’è che lo stesso governatore del Veneto Zaia condivide totalmente i problemi da me sottolineati.
A loro dico che oltre a essere analfabeti sono pure stupidi.”
La sezione dedicata ai ristoranti e ai resort delle aziende agricole
Da quest’anno, oltre al focus sui vini, gli olii, le grappe e alla sezione dedicata ai ristoranti, Bibenda ha inserito un capitolo speciofico sui resort delle aziende vinicole.
La parte dedicata ai ristoranti è ridotta a poche insegne, selezionate come “I 30 Ristoranti Protagonisti d’Italia”. Sono La Ciau del Tornavento (Treiso, Cuneo), Piazza Duomo (Alba), Villa Crespi (Orta San Giulio), Acanto dell’Hotel Principe di Savoia (Milano), Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo),
Dal Pescatore di Nadia Santini (Canneto sull’Oglio, Mantova), Miramonti l’Altro (Concesio, Brescia), Seta By Antonio Guida Al Mandarin Oriental (Milano), Atelier Moessmer dello chef Norbert Niederkofler (Brunico), Laite (Sappada), Gianni d’Amato Miranda (Tellaro, La Spezia),
La Capanna di Eraclio (Codigoro, Ferrara), San Domenico (Imola), Arnolfo (Colle Val d’Elsa, Siena), Da Caino (Montemarano, Grosseto), Enoteca Pinchiorri (Firenze), Lorenzo (Forte dei Marmi, Lucca), Da Romano (Viareggio, Lucca), Madonnina del Pescatore (Senigallia, Ancona), Uliassi (Senigallia, Ancona), Casa Vissani (Baschi, Terni), La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri (Roma),
La Trota dal 1963 (Rivodutri, Rieti), Danì Maison (Ischia, Napoli), La Torre del Saracino (Vico Equense, Napoli), Quattro Passi (Nerano, Massa Lubrense, Napoli), Due Camini a Borgo Egnazia (Savelletri, Brindisi), Le Lampare al Fortino (Trani), Ristorante Duomo di Ciccio Sultano, Ragusa), La Madia (Licata, Agrigento).
Severo il giudizio di Franco Maria Ricco sulla ristorazione italiana
Severo il giudizio di Franco Maria Ricci sulla ristorazione italiana. “Qualcuno mi chiederà perchè ho inserito in Guida solo 30 ristoranti.
Ecco la risposta: ricordo quando Federico Umberto d’Amato mi invitò a recensire per lui, direttore, i migliori ristoranti italiani per la Guida dell’Espresso.
Oggi apprendiamo che la guida è stata venduta. Erano gli Anni Novanta ed era bello per me, che avevo da poco fatto il corso per sommelier, avere l’onore di collaborare con un direttore di profonda cultura.
Poi l’idea di Bibenda che, insieme al vino, diventa guida ai ristoranti, all’olio e alla grappa. Un progetto ambizioso che ottenne immediatamente il successo del pubblico e della ristorazione italiana.
“Sono deluso dalla cucina spettacolo, dal servizio in sala e dai marchettari”
“Oggi – confessa Franco Maria Ricci – sono deluso, profondamente deluso, da una percentuale altissima di luoghi di ristorazione che propongono la cucina spettacolo, strampalata che trascura la materia prima.
Sono deluso dal servizio in sala che non rappresenta più il patrimonio italiano dell’ospitalità. Sono deluso perché il palcoscenico culinario propone gare su gare di cuochi a caccia di piatti da esibire, non da mangiare.
Colorati da un’estrosità che mi annoia, senza attenzione per la materia prima.
“Oggi sono deluso perché il “mercatino” della comunicazione è stato invaso da decine di applicazioni “marchettare” che ti fanno trovare pizzerie, trattorie, ristoranti gourmet. E se prenoti in tempo ottieni pure uno sconto di qualche euro.
Oggi sono deluso perché i macellai sono diventati cuochi dando il via ad un preparato per chi va “de corsa food”, per coloro che maltrattano la loro vita non rispettando i canoni della cucina.” (GIUSEPPE CASAGRANDE )
Gli Oscar di Bibenda: 36 i “Cinque Grappoli” assegnati all’Alto Adige
Abbazia di Novacella
Alto Adige Valle Isarco Riesling Praepositus 2021.
Arunda
Alto Adige Spumante Extra Brut Riserva 2017.
Cantina Andriano
Alto Adige Chardonnay Doran Riserva 2020.
Cantina Bolzano
Alto Adige Lagrein Taber Riserva 2021.
Cantina Colterenzio
Alto Adige Bianco Lr Riserva 2019.
Alto Adige Sauvignon Lafòa 2021.
Cantina Merano
Alto Adige Pinot Bianco Five Years Riserva 2017.
Cantina Terlano
Alto Adige Terlaner Nova Domus Riserva 2020.
Alto Adige Terlano Pinot Bianco Rarity 2010.
Cantina Tramin
Alto Adige Chardonnay Troy Riserva 2020.
Alto Adige Gewürztraminer Nussbaumer 2021.
Cantina Valle Isarco
Alto Adige Valle Isarco Kerner Aristos 2022.
Alto Adige Valle Isarco Kerner Orange Kaleidoscope.
Raffaele Fischetti 2021
Alto Adige Valle Isarco Riesling Aristos 2022.
Elena Walch
Alto Adige Chardonnay Vigna Castel Ringberg Riserva 2020.
Franz Haas
Alto Adige Pinot Nero Schweizer 2019.
Manna (Riesling, Chardonnay, Gewürztraminer, Kerner e Sauvignon) 2021.
Gaffer Von Feldenreich
Alto Adige Sauvignon 2021.
Girlan
Alto Adige Pinot Nero Curlan Riserva 2020.
Alto Adige Pinot Nero Trattmann Riserva 2020.
Gump Hof Markus Prackwieser
Alto Adige Sauvignon Blanc Renaissance Riserva 2020.
Köfererhof
Alto Adige Valle Isarco Riesling R 2021.
Kellerei Kaltern Caldaro
Alto Adige Lagrein Kunst.Stück Riserva 2020.
Kettmeir
Alto Adige Extra Brut 1919 Riserva 2017.
Kurtatsch Cortaccia
Alto Adige Chardonnay Freienfeld Riserva 2020.
Laimburg
Alto Adige Gewürztraminer Elyònd Riserva 2020.
Muri-Gries
Alto Adige Lagrein Abtei Muri Riserva 2020.
Nals Margreid
Alto Adige Bianco Nama 2019.
Alto Adige Pinot Bianco Sirmian 2021.
Peter Zemmer
Alto Adige Chardonnay Crivelli Riserva 2020.
Pfannenstielhof
Alto Adige Santa Maddalena Classico Der Pfannenstiel 2017.
San Michele Appiano
Alto Adige Bianco Appius 2018.
Taschlerhof
Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Lahner 2021.
Tenuta Peter Sölva
Alto Adige Cabernet Sauvignon Amistar Edizione 2019.
Tenuta Waldgries
Alto Adige Lagrein Roblinus De’ Waldgries 2018.
Tiefenbrunner
Alto Adige Sauvignon Rachtl Riserva 2020.
Diciannove i “Cinque Grappoli” conquistati dalle cantine del Trentino
Abate Nero
Trento Brut Cuvée dell’abate Riserva 2012.
Cantine Monfort
Trento Dosaggio Zero Le Géneral Blanc Riserva 2015.
Cavit
Trento Brut Altemasi Graal Riserva 2016.
Cesarini Sforza
Trento Brut Aquila Reale Riserva 2013.
Corvée
Trentino Pinot Nero Àgole 2021.
Endrizzi
Trento Dosaggio Zero Masetto Privé Riserva 2013.
Ferrari
Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012.
Trento Brut Perlé Nero Riserva 2016.
Trento Brut Rosé Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012.
Foradori
Granato 2020.
Letrari
Trento Brut Riserva del Fondatore 976 2012.
Trento Dosaggio Zero Riserva 2017.
Marco Donati
Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020.
Maso Martis
Trento Brut Madame Martis Riserva 2013.
Moser
Trento Brut 51,151.
Nicola Biasi
Vin De La Neu 2021.
Pojer & Sandri
Essenzia 2019.
San Leonardo
San Leonardo 2018.
Villa Gresti 2019.
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