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I politici han ben altro a cui pensare. E l’acqua?

I politici han ben altro a cui pensare. E l'acqua?

I politici han ben altro a cui pensare. E l’acqua?

Il Maestrone Francesco Guccini cantava cosi in una suo bellissimo testo/canzone del 1976 inserito nel mitico LP “Via Paolo Fabbri 43”.

 Ed è questa la triste e squallida realtà. 

I politici si ricordano dei cittadini in occasione delle elezioni quando devono guadagnarsi o consolidare una grassa poltrona o aumentare il proprio potere. 

Il PO questa scorsa estate foto di https://www.cirf.org/it/siccita-costruire-nuovi-invasi-non-puo-essere-la-soluzione/

L’Emilia Romagna di solito è all’avanguardia in tutto ma dopo le preoccupazioni primaverili ed estive il problema dell’acqua è passato in cavalleria. 

Il presidente della regione è strenuamente impegnato nella campagna per farsi eleggere nuovo segretario di un partito democratico spompato e diviso in correnti come era ai tempi belli la democrazia cristiana. 

La vicepresidente della stessa regione Elly Schlein è altrettanto impegnata per farsi eleggere allo stesso incarico così come la ex ministra alle infrastrutture Paola De Micheli pure lei emiliana di Piacenza. 

In Lombardia si sta consumando la faida tra i leghisti paurosamente in caduta libera di consensi che sostengono la rielezione a presidente della regione di un confuso Franco Fontana e Letizia Moratti ex vicepresidente dei lumbard che ha dato le dimissioni dalla vicepresidenza e spaccato la destra. 

In Veneto vengono alla luce le grandi cattiverie del presidente Luca Zaia che sparlava e paventava minacce nei confronti dell’attuale senatore del pd Andrea Crisanti professore di microbiologia alla Università di Padova onnipresente per mesi nelle trasmissioni di tutte le emittenti riguardanti virus e pandemia. 

In Veneto il governatore Zaia voleva schiantare Crisanti in merito alla querelle sui tamponi. 

In Campania il tirannico e permalosissimo presidente Vincenzo De Luca ha fatto eleggere il figlio Piero De Luca al parlamento con l’asfittico piddi’ e ha appoggiato la nomina del figlio Roberto quale assessore al bilancio e allo sviluppo di Salerno loro città di origine. 

Il suo satrapismo è veramente da studiare. 

La sua elezione a presidente fu appoggiata anche da liste di destra e transfughi berlusconiani. 

In Sicilia il neo eletto vicepresidente della Commissione Antimafia Salvatore Gennuso di Forza Italia si è dimesso dopo le reiterate richieste praticamente di tutti i suoi colleghi. 

Da anni assieme al padre è coinvolto in una inchiesta su un vasto giro di estorsioni a persone ed attività. 

Nel parlamento sono 44 gli eletti nei due rami di camera e senato con condanne passate in giudicato o coinvolti in processi e/o condannati in primo grado. 

La primavera incombe e l’estate è più vicina di quanto possa sembrare e nessuno ha fatto niente per raccogliere l’acqua che è arrivata. 

Le precipitazioni hanno fatto ingenti danni e vittime ma l’acqua caduta non l’ha raccolta nessuno. 

Il nuovo esecutivo comprende politici di lungo corso che ben conoscono gli annosi problemi della nazione. 

Finora non ci sono segnali che si voglia affrontare la situazione. 

Il neo ministro delle infrastrutture Matteo Salvini dal quale dipende la programmazione e la costruzione degli invasi nelle sue tante impacciate comparsate nei social non ha mai affrontato il problema. 

Nell’ormai arcinoto PNRR sono previsti finanziamenti nell’ambito dell’annoso problema delle risorse idriche. 

I finanziamenti del PNRR hanno scadenze e se non vengono spesi vanno perduti. In Europa abbiamo accumulato una lunga serie di figuracce, infrazioni e multe. 

Finora in questi mesi di nuovo governo la compagine incaricata ha dimostrato poca competenza e di avere poche idee ma confuse. 

Senti l’estate che torna era una bellissima canzone de Le Orme. 

Quando arriverà e di nuovo ci saranno problemi di scarsità di acqua per l’agricoltura e per abbeverare gli animali non so cosa succederà. 

So che certamente i raccolti saranno più scarsi, la qualità di frutta e verdura sarà minore, i prezzi dei prodotti saliranno incrementando una inflazione già alta. 

Gli agricoltori saranno costretti a vendere a prezzi da strozzinaggio Molti lasceranno la frutta a marcire sugli alberi perché costa di più raccorglela e continuerà la falcidia delle aziende agricole.

 L’agricoltura è uno dei pilastri fondamentali della nostra economia, non si può e non si deve assolutamente lasciarla andare in rovina per colpa di politici inetti. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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