Curiosità

GRASPO il nuovo che riscopre il vecchio

GRASPO il nuovo che riscopre il vecchio

GRASPO il nuovo che riscopre il vecchio.

Quando Aldo Lorenzoni, allora Direttore del Consorzio del Soave, andò in pensione qualcuno forse pensò di esserselo tolto dalla circolazione.

Il caso volle però, che contemporaneamente anche l’enologo Luigino Bertolazzi, ex Presidente di Assoenologi Veneto occidentale, enologo Cantina di Soave, raggiungesse il meritato traguardo.

Dove sta la  notizia?

I due si sono inventati GRASPO, libero acronimo di «Gruppo di Ricerca Ampelografica Sostenibile per la Preservazione della biOdiversità vinicola», associazione composta da temerari e studiosi, enologi ed appassionati, con ruoli più o meno definiti, come ad esempio quello di chi scrive.

La notizia di GRASPO cos’è?

Questi due studenti (o studiosi), vagano per l’Italia a scovare vitigni autoctoni viniferi, quelli ormai dimenticati dalla produzione che predilige solo vini estremamente produttivi.

E come li chiamano?

Bastardi In culla.

Vitigni ormai in disuso, abbandonati dai contadini, per la loro scarsa produttività o per la difficoltà a far crescere rigogliose queste piante.

 

GRASPO il nuovo che riscopre il vecchio

Sono venuti anche in Romagna, altra patria della bio diversità, e con la collaborazione dell’amico enologo Sergio Ragazzini, hanno assaggiato minuscole produzioni di uve autoctone: Longanesi, Centesimino, e altri.

Così, dopo aver girovagato per l’Italia a scovare vitigni antichi, non più presenti nel mercato, averli catalogati con tanto di esame del DNA, i due iniziarono pure a fare micro vinificazioni, per valutarne le potenzialità.

Mi è così giunto l’invito di partecipare alla speciale degustazione dei «Bastardi in culla» B&L.

Ci siamo trovati a degustare vini ancora molto giovani, anche di appena un anno, e alcuni di loro si sono rivelati davvero emozionanti, capaci di soddisfare i palati più esigenti dei tanti appassionati.

Non mi dilungo nel resoconto dei vini che abbiamo assaggiato, che potrete trovare su «Internet gourmet» dell’amico Angelo Peretti al link: http://internetgourmet.it/bastardi-culla-ritorno-aldo-lorenzoni/

La vera novità sta proprio nella riscoperta di uve che danno vini con gusti diversi  e per certi versi inusuali come ad esempio la Brepòn che non si trova in letteratura, dalle caratteristiche uniche, buona sapidità e non paragonabile a nessun altro.

Per un appassionato avere nel calice un vino di questi, è qualcosa che sconvolge tutte le sue certezze.

GRASPO alias B&L Bertolazzi  & Lorenzoni sono da tenere sott’occhio! Sicuramente scoveranno qualche vino fuori dagli schemi che farà innamorare tutti.

E non ho dubbi che qualche produttore a breve metterà a dimora i vitigni riscoperti dal duo Luigino e Aldo.

Noi continuiamo a tenerli d’occhio e prontamente vi informeremo sulle loro scoperte, anche perchè da questo che vi sto raccontando loro sono andati ancora più avanti.

Alla prossima puntata.


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