Curiosità

Grande successo di pubblico al Simposio di Roma

L’ormai tradizionale manifestazione organizzata dalla famiglia De Ventura ancora una volta ha fatto il pieno di consensi e visitatori. L’appuntamento Romano come ogni anno nella tre giorni del Salone delle Fontane all’Eur, ha raccolto le eccellenze enogastronomiche provenienti da tutto il paese. L’ormai riuscita formula ha consentito di esplorarne pienamente i grandi contenuti, attraverso le trecento aziende che nei banchi d’assaggio hanno presentato i loro prodotti direttamente al pubblico.

La presenza diretta dei produttori ha  consentito al pubblico di allargare l’esplorazione sotto ogni punto di vista e, decisivo alla riuscita della manifestazione è stato anche il  nutrito programma di seminari tematici, degustazioni guidate, verticali di vino e Cooking Show condotti da professionisti e Chef Stellati. Oltre che un trionfo quindi anche e soprattutto una festa del gusto, che ha saputo giustificare ancora una volta il perchè l’Italia sia un paese benedetto da tutti i gourmet del mondo.

Come sempre la selezione effettuata dalla famiglia De Ventura ha saputo evidenziarlo, anche innescando involontariamente una riflessione dolce amara. Se da una parte infatti è innegabile l’elevato livello qualitativo delle produzione Italiana, dall’altra è altrettanto evidente come di fronte a questi valori il sistema Italia non riesca ad esprimere una capacità di valorizzarli maggiormente, sfruttandone l’importante potenziale sia in Italia che all’estero.

Così facendo si lascia sfruttare il brand Italia ad azienducole che con la nostra cultura e tradizione non hanno nulla a che spartire, ma che attaccando una bandierina e un tricolore posticcio ai loro prodotti diluiscono valori e potenzialità di un patrimonio enorme. Una progettualità che punta al minimo risultato, mancando di valorizzare al massimo l’impegno e la passione dei nostri produttori.

Quasi la consapevolezza di una qualità talmente elevata da potersi permettere di campare con il minimo sforzo, mentre probabilmente attorno ad una sola delle eccellenze presenti al Simposio molti paesi saprebbero costruire una fetta importante del loro Pil. Uno dei significati della manifestazione sta proprio nel tenere viva la consapevolezza del patrimonio enogastronomico Italiano, sviluppandone la cultura sia rivolgendosi agli addetti ai lavori che alla comunicazione e al pubblico nella sua interezza.

I tanti assaggi possibili durante il Simposio non hanno fatto altro che rafforzare questi concetti mostrandoli al vivo. Salumeria di livello assoluto, arte casearia, produzioni bio e salvaguardia di prodotti unici al mondo, vini, pasticceria e quanto di meglio la nostra tradizione enogastronomica possa mettere a tavola.

Il classico caso in cui la menzione di qualcuno equivale al torto a qualcun altro. Per questo meglio esplorare il sito di “Simposio Trionfo del Gusto” e scoprire le tante realtà che vi hanno partecipato sperando di ritrovarle di nuovo alla prossima edizione.

Bruno Fulco


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