Curiosità

Gli edulcoranti ingannano il corpo: davvero fidarsene per sostituire lo zucchero?

Nulla di artificiale può far bene all’organismo.

Nulla di artificiale può far bene all’organismo.

Gli Italiani hanno imparato a leggere le etichette, e sicuramente controllano anche la percentuale degli zuccheri sui vari prodotti confezionati, ma prestano caso agli “addolcenti”, eventualmente indicati?

Gli edulcoranti più noti prodotti sinteticamente sono aspartame e saccarina, ampiamente utilizzati per ridurre il contenuto energetico dello zucchero in bevande ed alimenti, e quindi appagare l’organismo.

La prima cosa da capire è se il desiderio di un dolce o di una bibita confezionati è davvero fame e sete, o voglia di sentire appagamento.
Infatti, i dolcificanti “ingannano” l’organismo nel pensare che riceverà zucchero.
Giacché esiste, purtroppo, la “dipendenza” da cose dolci.

E in secondo luogo identificare che tipo di zucchero stiamo ingurgitando con l’alimento o con la bevanda.

Il grande inganno: il dolcificante sintetico

Forse non tutti i consumatori che, per paura di ingrassare o nell’idea di tenere sotto controllo il diabete, eliminano lo zucchero (dal caffè, dal tè, o tutti i dolci), conoscono a fondo il potere degli edulcoranti artificiali e le conseguenze del loro uso a lungo termine sull’organismo.

Molte ricerche pubblicate su riviste mediche hanno dimostrato che le sostanze chimiche presenti nei dolcificanti comuni siano causa di problemi digestivi, alterando l’equilibrio del microbiota intestinale.
E, addirittura, siano correlate a un rischio più elevato di obesità, in quanto forniscono sapore dolce senza dare energia e quindi possono interferire con i meccanismi che regolano l’appetito e la sazietà.

In sostanza i dolcificanti, progettati in laboratorio per sostituire le calorie dello zucchero negli alimenti, fanno ingrassare allo stesso modo dello zucchero.

Nulla di artificiale e di ultra-elaborato può far bene al corpo e i dolcificanti artificiali non fanno eccezione, anzi, possono essere carichi di sostanze chimiche dannose.

Lo affermano anche i fondatori di Natruly che sui prodotti salutistici, per un’alimentazione sana e naturale, priva di additivi, hanno basato la mission dell’azienda.

I prodotti commercializzati “zero zuccheri” sono presenti in un’ampia varietà di prodotti, in particolare in quelli etichettati “leggeri”, “dietetici”, compresi yogurt, cereali, surgelati, bevande, gomme da masticare e condimenti.

Dietetico però non significa salutare: «i dolcificanti sono scorciatoie per superare la dipendenza dallo zucchero, ma diventano un problema più grande per diete e salute».

Si deve, infatti, conoscere il loro potere dolcificante: circa 400 volte superiore allo zucchero quello della saccarina e circa 200 volte quello dell’aspartame.

È estesa, invece, la convinzione che gli edulcoranti non dolcifichino quanto lo zucchero.

 

Che ne pensano gli Italiani?

Una recente indagine sull’attenzione degli Italiani riguardo agli zuccheri e agli edulcoranti, utilizzata da Natruly per proporre la propria linea di prodotti a ingredienti naturali, senza additivi, evidenzia che in Italia l’attenzione alle etichette è alta: il 94% degli intervistati dichiara di controllarle.
A interessare è soprattutto la quantità di zuccheri (60%), seguita da quella di grassi saturi (49%) e dalle calorie totali del prodotto (48%).

Solo il 36% guarda se è indicata la presenza di edulcoranti artificiali.
Eppure il 69% ritiene che i dolcificanti non siano salutari e il 58% pensa che siano anche meno sani dello zucchero.

D’altro canto, il 65,5% è da abbastanza a del tutto convinto che gli edulcoranti non dolcifichino quanto lo zucchero.

Inoltre, è diffusa la convinzione che i prodotti senza zucchero contengano sempre edulcoranti. Ne è convinto il 15% e complessivamente il 69,5% ne è abbastanza sicuro.

Alla domanda se si è d’accordo con l’affermazione «La differenza tra zucchero e edulcoranti è che il primo fa ingrassare, gli edulcoranti no», gli italiani sono divisi.
Nell’esprimere il proprio accordo da zero (per niente) a dieci (completamente), il 51,5% si posiziona tra zero e quattro, il 48,5% tra cinque e dieci.

Gli Italiani, tutto sommato sono sempre più attenti alla loro alimentazione e sensibili alle sane abitudini anche a tavola.

Nota in appendice

Proprio perché noi Italiani siamo attenti alla nostra alimentazione e ci fidiamo (ancora) dei prodotti che Madre Natura nella sua alta biodiversità ci offre e delle nostre industrie agroalimentari di trasformazione, non accetteremo mai sulla nostra tavola le carni sintetiche inventate in laboratorio, piene di additivi per ingannarci sul loro sapore.
Inganneranno anche la nostra salute!

Maura Sacher

 


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