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Fambri eletto presidente dell’Istituto Trentodoc

Fambri eletto presidente dell'Istituto Trentodoc E' Stefano Fambri il nuovo presidente dell'Istituto Trentodoc. Prende il posto di Enrico Zanoni (Cavit)

Fambri eletto presidente dell’Istituto Trentodoc

Stefano Fambri, nuovo direttore dell’Istituto Trentodoc

E’ Stefano Fambri il nuovo presidente dell’Istituto Trentodoc. Prende il posto di Enrico Zanoni (Cavit), presidente dell’Istituto per quattro mandati (12 anni). Zanoni non aveva dato la sua disponibilità per un nuovo incarico.

Stefano Fambri è stato eletto all’unanimità dai 64 soci presenti all’assemblea.

Fambri è figura molto nota nel mondo vitivinicolo poichè da anni è direttore generale della Nosio, realtà che segue le attività industriali di imbottigliamento di vini fermi e di produzione di spumanti Rotari Trentodoc e, direttamente o attraverso le sue controllate estere, gestisce la fase di commercializzazione dei prodotti del Gruppo Mezzocorona in oltre 60 Paesi del mondo.

Enrico Zanoni lascia dopo quattro mandati (12 anni)

Enrico Zanoni ha guidato l’Istituto Trentodoc per quattro mandati

Si tratta di un avvicendamento storico: Fambri succede infatti ad Enrico Zanoni, che è stato presidente dell’Istituto Tre ntodoc per ben 12 anni e 4 mandati. «È stato un onore e un piacere presiedere l’Istituto per 12 anni – ha dichiarato Zanoni – anni importanti e significativi.

Dotare l’Istituto di un budget, costituito dal finanziamento degli associati unitamente alle risorse a disposizione per la promozione del marchio, ci ha permesso di implementare una struttura organizzativa guidata tuttora da Sabrina Schench e il suo team di collaboratori”.

“Ingrediente fondamentale – ha aggiunto – è stata la stabilità e la coesione del Consiglio di amministrazione  che ha ben rappresentato tutte le anime del Trentodoc e ci ha portato ad ottenere risultati di cui possiamo essere orgogliosi. Sono certo che il nuovo Presidente e il nuovo Cda sapranno continuare l’opera di costante affermazione della produzione spumantistica Trentodoc”.

Fambri: “Consolideremo la crescita e i successi raggiunti”

 

Stefano Fambri ha commenta così la sua elezione: «Ringrazio gli associati per la fiducia che mi è stata accordata: sarà per me un onore da Presidente rappresentare l’Istituto, agendo nell’interesse di tutti.

Senza dubbio, insieme al Cda le azioni proseguiranno nel segno della continuità rispetto a quanto fatto finora, con lo scopo di consolidare la crescita e i successi fin qui raggiunti, valorizzando ulteriormente l’eccellenza delle nostre bollicine di montagna.

I numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti in questi anni, confermano il percorso virtuoso intrapreso. Inoltre, un’attenzione particolare verrà posta al quadro generale in cui ci troviamo: il generalizzato aumento dei prezzi e la riduzione del potere di acquisto dei consumatori rappresentano un’ulteriore sfida da affrontare nel prossimo futuro”.

Il nuovo Consiglio d’ammimistrazione

 

L’assemblea ha eletto anche il nuovo Consiglio di amministrazione. Ne fanno parte Roberta Giuriali, Lucia Letrari, Martina Togn, Andrea Buccella, Matteo Lunelli, Elio Pisoni, Federico Simoni e Enrico Zanoni.

I numeri del Trentodoc: superata quota 13 milioni di bottiglie

Ecco, in sintesi, i numeri del Trentodoc.

* 1.396 ettari è la superficie totale di produzione dedicata alla D.O.C. Trento.

* Quattro i vitigni del Trentodoc: Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, Meunier.

* 67 le case spumantistiche Trentodoc che fanno parte dell’Istituto Trento Doc.

* 10.230 ettari è la superficie vitata trentina (13,6% utilizzata per uva base spumante).

* 13 milioni le bottiglie di Trentodoc vendute nel 2022.

 

Numerosi i riconoscimenti internazionali

calice spumante Trentodoc

Se il 2020 è l’anno che celebra il Trentino come «Wine Region of the Year» ovvero migliore area vitivinicola a livello internazionale, ineguagliabile per la sua diversità, negli ultimi quattro anni consecutivi Trentodoc è stato premiato come miglior spumante d’Italia nel concorso «Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC)», ideato da Tom Stevenson, massimo esperto mondiale di bollicine.

 

Tra le partnership durature e di successo che l’Istituto ha siglato si ricordano quella con AIS – Associazione Italiana Sommelier – per il Concorso del Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc, titolo assegnato lo scorso novembre a Cristian Maitan, classe 1995, già nominato Miglior Sommelier del Veneto nel 2018 a soli 22 anni.

L’Istituto è partner di «The Institute of Masters of Wine», la più importante istituzione accademica internazionale del vino, i cui membri possiedono il titolo più prestigioso a livello internazionale.

Per quanto riguarda la promozione negli Stati Uniti, è attivo un programma OCM concentrato a New York e nell’East Coast, ma anche in Svizzera con focus su Zurigo.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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