Chi non ha rinunciato alle vacanze, ha scelto (46 per cento dati Confesercenti-Swg) internet pianificando le mete, acquistando i biglietti e prenotando gli hotel. Le agenzie di viaggio hanno incassato il colpo, senza correre ai ripari; eppure questo fenomeno è destinato a crescere.
Sarà colpa della crisi economica, sarà lo sviluppo del web con le sue offerte low cost, saranno le alte tariffe di intermediazione delle agenzie di viaggio, sarà quel che sarà ma occorre prendere atto che la metà degli italiani hanno deciso di organizzare le vacanze direttamente, non lasciando nulla al caso e cercando le migliori soluzioni per risparmiare.
E questa tendenza è destinata a crescere nei prossimi anni. Il villaggio globale non perdona, la rivoluzione di internet continuerà a mietere vittime e nello stesso tempo darà ossigeno agli utenti che ogni giorno fanno i conti con una crisi economica senza precedenti. Chi si adegua, sopravviverà; chi resta a guardare sarà travolto dall’ondata di informazione a basso costo!
Ma non c’è solo il web a stimolare la fantasia degli italiani, c’è anche la necessità di far quadrare i conti in casa che fa modificare le abitudini del passato. Il settore extralberghiero professionale è stato preferito dal 41 per cento degli italiani (dati del Centro studi del Tci), soprattutto gli alloggi in affitto, campeggi, villaggi turistici e Bed and Breakfast che nella generalità dei casi fanno risparmiare.
Infine, un italiano su tre (32 per cento – dati Coldiretti Ipr marketing) ha rinunciato al ristorante per rimettersi ai fornelli, anche durante le vacanze. E’ ritornato in grande stile il pic nic, per risparmiare senza privarsi di prodotti tipici e genuini facili reperire.
Alla luce di questi dati credo sia arrivato il momento per agenzie di viaggi, tour operator, ristoratori di fare una seria autocritica rivedendo le proprie offerte di servizi, togliendo il superfluo (ce n’è molto!) e recuperando la concorrenzialità; insomma una maggiore sobrietà farà bene!
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