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Expo double face

A spasso fra le Nazioni che sono riuscite a centrare il tema dell’Esposizione universale e chi l’ha scambiato per un mercatino rionale. L’affluenza? Un rebus! Non si va oltre le dichiarazioni di piacevole sorpresa, niente cifre!

 
Probabilmente per rendersi conto dell’importanza che ha riposto il nostro Paese su un evento storico come Expo 2015, basta valutare il tempo che la Rai ha dedicato: 10 minuti al giorno. A parte questo, e il cartello che le compagnie aeree, Alitalia compresa, hanno creato sulle tariffe per volare a Expo (se ne sono accorti tutti, tranne il Garante per la concorrenza!), è un evento da visitare, quanto meno per capire cosa effettivamente rappresenta, senza intermediari.

 

Sicuramente ci sono state Nazioni che hanno centrato il tema di Expo come il Giappone, la Russia, Israele, il Quatar, l’Iran, il Kuwait e altre che hanno scambiato Expo per un mercatino rionale dove vendere la propria mercanzia. Da non trascurare chi Expo l’ha snobbato.

 

Grande delusione per il padiglione della Francia, Stati Uniti, Argentina, Olanda. Non mi pronuncio su quello italiano, anche se i visitatori e i tempi medi di attesa per visitarlo sono stati sempre notevoli. Valuteranno i visitatori.

 

In questo giro del mondo in casa nostra, attraenti sono state le cucine dei vari Paesi, con le loro tipicità. Mi riferisco a quelle che veramente rappresentavano il Paese di origine, come Giappone, Russia, Polonia, Romania. Poi ci sono i falsi d’autore, come il ristorante dell’Uruguay dove una bistecca di manzo costava 28 euro e la gestione sembrava italianizzata (probabilmente lo era).

 

 

Il palma res della banalità va al Bahrain, non si è capito cosa volevano rappresentare. Detto questo, da siciliano, ho provato vergogna per la mia regione, l’ennesimo spreco di risorse senza alcun ritorno, noi che dovremmo vivere sulla biodiversità!

 

A parte l’inspiegabile silenzio della politica su cosa sta rappresentando l’Expo, una considerazione finale. Non so se per il futuro riusciremo a nutrire il pianeta, ma sicuramente la biodiversità non è un patrimonio esclusivo del nostro Paese. Altre Nazioni stanno investendo nel valorizzare la propria e noi non possiamo certo dormire sugli allori, come stiamo facendo da un po’!

 

Buona visita a Expo 2015


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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