Tribuna

E alore, Frico!

Titolo, in perfetta lingua friulana, che tradotto significa “E allora, Frico”, dell’ultimo libro scritto dal giornalista agroalimentare Adriano De Fabro, conoscitore della realtà friulana, e presentato a Friuli DOC venerdì 13 settembre 2019, alle ore 17, nello spazio Udine Turismo, in Piazza San Giacomo a Udine.

Come è universalmente noto, il “frico” è un piatto tipico della cucina povera friulana, a base di patate e formaggio, assurto a specialità tra i prodotti agroalimentari tradizionali della regione Friuli Venezia Giulia, un piatto replicato con alcune varianti nella ricetta.

Il nuovo libro di Adriano Del Fabro intende ripercorrere la storia tradizionale del Frico, al di là di altre opere scritte sull’argomento e di tante ricostruzioni che girano sul web.

Cos’è veramente il frico, da dove deriva il suo nome, quando è stato cucinato per la prima volta, è davvero nato in Carnia, quante sono le sue varianti, sono alcune delle domande che Del Fabro si è posto.
E pure a curiosità Del Fabro ha cercato di risolvere con le sue ricerche.
È stato veramente Martino da Como, grande cuoco del patriarca di Aquileia, a inventarlo? Cosa c’entra la “benedizione” di sant’Ermacora con il frico?

E, infine, Adriano Del Fabro, di Udine, perito agrario e giornalista agricolo e agroalimentare, autore di numerosi volumi tra i quali alcuni dedicati al giardinaggio, alla frutticoltura e alla coltivazione delle piante con metodi biologici, si pone la cruciale questione: è stato fatto tutto il possibile per tutelare questa ricetta unica e invidiata da molti, patrimonio antico, storico e culturale del territorio friulano?

Non mancano in questo agile volume alcune ricette “originali” perché il frico non è solo Montasio fritto con le patate.

Maura Sacher


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