Stile e Società

Don Papa presenta il nuovo Rye Aged Rum

Nella bellissima cornice del Sanctuary di Roma è stata presentato il Rye Aged Rum, ultima creazione di Don Papa, destinato alla degustazione d’eccellenza insieme alle altre edizioni limitate dell’Azienda FIlippina.

Ad introdurlo Tamika Sewnarain Export Manager per l’Europa, tradotta da Gabriele Rondani direttore Marketing di Rinaldi 1957  importatore per l’Italia di questi prodotti, che hanno spiegato il concept del prodotto ed i suoi contenuti.

Nelle loro parole la breve sintesi storica di un paese dominato dalla spagna dal 1555 per 300 anni e poi dagli americani dal 1899 per i 50 anni seguenti. Una vicenda storica che i filippini ironicamente descrivono con la frase: “siamo stati 300 anni in convento e 50 anni a Hollywood”. Culturalmente L’influenza spagnola è stata più presente sulla lingua e sui nomi, mentre per tutto gli altri aspetti come le macchine, la musica, l’agricoltura ed il resto, la contaminazione è senza dubbio a stelle e strisce.

In America prima del proibizionismo era molto popolare il Ray whiskey, prodotto da Segale per almeno il 51%, mentre dopo la liberalizzazione dell’alcol è stato il Bourbon a raccogliere sempre più consensi. Come afferma Rondani il gradimento dello stile  Rye in italia e all’estero negli ultimi anni ha preso piede e questo prodotto rappresenta una dedica di Don Papa agli anni della presenza Americana nelle Filippine, in corrispondenza dei quali negli USA tra il 1919 ed il 1933 vigeva il  proibizionismo.

Nelle altre selezioni di  Don Papa come il Sevillana Cask che finisce l’invecchiamento in botti di sherry Oloroso e botti andaluse di Vino De Naranja, oppure lo Sherry Cask che fa lo stesso con le botti di cherry, la fase iniziale dell’invecchiamento iniziava in botti di bourbon, cosa non possibile per un prodotto ispirato e dedicato al Rye che infatti trascorre tutto l’affinamento per 4 anni e 8 mesi in botti di rye whiskey  americano.

Anche l’etichetta, altra produzione newyorchese di Stranger & Stranger per Dom Papa, trova le sue radici nella storia e come sempre riporta la presenza di “Papa Isio”, appellativo popolare del rivoluzionario Dionisio Magbuelas a cui si ispira l’Azienda. Il tema e jungle con atmosfere vintage che richiamano il proibizionismo. L’ambiente è ispirato a “Sugarlandia”, ovvero l’isola di Negros una delle 7200 isole filippine dalla incredibile biodiversità, che da sola produce la metà della canna da zucchero di tutto il paese.

Il profilo organolettico è stato presentato da Walter Gosso, advocacy manager e brand ambassador di Rinaldi 1957, che ha guidato la degustazione evidenziando la nota marcata di pepe e la somiglianza con il profilo tipico dei whiskey rye. L’eleganza di bocca invece si distende complessa e persistente principalmente su note di miele, liquirizia ed agrume disidratato.

Gli ospiti intervenuti oltre che in purezza hanno potuto degustare il Rye Aged Rum anche in miscelazione, grazie ad alcuni cocktail di grande equilibrio ed eleganza gustativa in accompagnamento ad altrettante preparazioni, che hanno permesso di esplorare il nuovo nato in tutta la sua qualità.

Jungle Prohibition: Don Papa Rye Cask, Bitter Kalamansi, Succo di Lime, Succo d’Ananas, Float di Vermouth Rosso – Abbinato a Spring Rolls con guanciale cavolo, verza e ananas

Al’s Remedy: Don Papa Rye Cask, succo di limone, sciroppo di zenzero e miele, profumo di torba, pepe bianco – Abbinato a Tempura di gambero con salsa ponzu.

Don Papa Sazerac: Don Papa Rye Cask, cognac, sciroppo di zucchero, peychaud’s bitter – Abbinato a Mini Ceviche con mango accompagnata da cialda al mais e cacao.

Bruno Fulco

 


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