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Dimezzata in Emilia Romagna la raccolta della frutta estiva

Dimezzata in Emilia Romagna la raccolta della frutta estiva

La campagna di raccolta della frutta estiva è stata fortemente condizionata da vari fattori.

Le gelate primaverili e le grandinate hanno causato gravi danni soprattutto in Romagna e nella provincia di Ferrara.

Alle sempre più frequenti difficoltà climatiche si sono aggiunte fitopatie varie e gli attacchi della cimice asiatica.

 

Il calo produttivo complessivo è stato davvero importante.

 

Dimezzata in Emilia Romagna la raccolta della frutta estiva

 

I coltivatori che hanno avuto pochi danni e disponibilità di prodotti sono stati ricompensati con ottimi prezzi. C’è stata molta richiesta dall’estero a causa della grave carenza di prodotti in tutta Europa. In Emilia Romagna la raccolta delle drupacee quali pesche, susine, ciliegie e albicocche ha fatto registrare almeno il 50 % di calo di rese.

 

In molte aziende agricole la campagna ha visto rese del 10 % mentre in altre si è arrivati all’80 %.

 

Queste grandi differenze sono state originate dai sistemi anti-brina che funzionano dove sono attivati e preservano le colture dalla umidità che genera marciume e fitopatie.

Buoni i prezzi di pesche, nettarine, albicocche e susine, quasi al livello dello scorso anno. Viste le scarse produzioni delle altre regioni le quotazioni rimarranno buone fino alla fine della stagione. Purtroppo la campagna delle pere si preannuncia disastrosa. La qualità non è assolutamente omogenea anche a causa dei danni causati dalla famigerata cimice asiatica.

Quest’anno gli effetti della nefasta opera del malefico insetto sono stati superiori rispetto al 2020 sia per le drupacee che per le pomacee quali mele, pere, cotogne e nespole.

La varietà Abate è la regina delle pere ma quest’anno subirà un calo produttivo che oscilla dal 70 all’80 %. Il raccolto delle mele estive e in particolare della varietà Gala denota una ottima qualità ma la situazione quantitativa è condizionata anche in questo caso dagli attacchi delle cimici.

Man mano che si procede con la raccolta delle colture estensive le cimici emigrano purtroppo nelle mele che si trovano nelle vicinanze.

Anche la resa delle colture di kiwi sarà inferiore rispetto al 2020. Almeno il 50 % in meno se non di più per cui si prevede un forte aumento delle importazioni da paesi come la Grecia dove la produzione sarà normale.

Secondo le associazioni di categoria del settore agricolo si devono perseguire sistemi di difesa più incisivi. Gli antagonisti della cimice asiatica sembrano non essere sufficienti a contrastarne la malefica opera e forse sono stati impiegati in ritardo.

Umberto Faedi 


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Redazione

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