Stile e Società

Da Conegliano a Vallombrosa passando per il Soave.

L’abbazia vallombrosana di Moscheta, fondata da San Giovanni Gualberto nel 1034, situata nel comune di Firenzuola, è entrata  a far parte del Registro Nazionale dei paesaggi rurali storici. Il decreto è stato firmato dal Ministro delle Politiche agricole e la candidatura era stata promossa dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello. Badia-Moscheta
L’abbazia è fra i primi tre siti in Italia ad ottenere il riconoscimento. Gli altri due siti iscritti nei giorni scorsi si trovano in Veneto :sono il paesaggio del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene ed il paesaggio delle colline vitate del Soave.

slide9San Giovanni Gualberto era figlio di una ricca famiglia di feudatari del Chianti, la leggenda narra che la conversione avvenne il venerdì santo del 1028 mentre si trovava nella Chiesa di San Miniato a Firenze di fronte all’assassino del fratello. Nel momento in cui stava per ucciderlo un bagliore lo accecò e abbracciò il nemico, in cui vide il Crocifisso nel momento della Passione.

Un riconoscimento importante basato sulla rilevanza del patrimonio storico degli insediamenti, l’elevato valore dei paesaggi rurali di Moscheta, storicamente consolidati per l’uso del suolo dalle forme colturali tradizionali all’importante attività di gestione forestale operata negli anni.
La conservazione di formazioni di rilevanza storica quali i castagneti da frutto monumentali, le faggete, i boschi di cerro pascolati sono un paesaggio da tutelare.

“Rispetto ad altri strumenti di tutela – ha spiegato l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Marco Remaschi – il Registro Nazionale è infatti orientato alla valorizzazione degli aspetti agro-silvo-pastorali dei paesaggi rurali italiani, con una particolare attenzione alla coniugazione tra la sostenibilità delle attività agricole e la loro vitalità economica.”

La procedura per il riconoscimento dei paesaggi rurali storici è basata sulla proposta di riconoscimento da parte di Comitati organizzatori a livello locale (imprese agricole singole od associate, associazioni locali, Istituzioni ecc) da indirizzare al Ministero delle Politiche agricole od alla Regione competente per territorio che la inoltrano all’Osservatorio Nazionale, composto da esperti in materia di agricoltura, paesaggio, tecnici del Ministero e delle Regioni.

Roberta Capanni


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio