Curiosità

Corsino 7, la dolce casa dei celiaci siciliani

Il pasticcere Vincenzo Monaco dalla prestigiosa gara televisiva “Dolci dopo il tiggì”, approda ai dolci senza glutine.

 
Si può fare una cassata gluten-free del tutto identica nel gusto ad una cassata tradizionale? Si può togliere il glutine ed ottenere ugualmente una pizza soffice e del pane buono come il pane? Non è facile.

dolce gluten free

Questa proteina del frumento regala elasticità agli impasti e aiuta i lievitati a crescere: per ottenere gli stessi risultati occorre lavorare molto di più. A monte c’è uno studio approfondito e vari tentativi sino a trovare la combinazione perfetta.

 

Ma se il pasticciere in questione si chiama Vincenzo Monaco e lo scorso anno ha vinto la prestigiosa gara televisiva “Dolci dopo il tiggì” allora sì che si può! E ci si riesce pure. Abbiamo assaggiato e abbiamo potuto constatare come Vincenzo abbia saputo mantenere tutto il gusto togliendo il glutine. E siamo lieti per i celiaci cui viene, finalmente, riconosciuto di diritto, non di accontentarsi di un surrogato, ma di godere di veri dolci siciliani golosi e invitanti.

 

E i celiaci siciliani del sud-est hanno ben accolto l’iniziativa: quando abbiamo visitato il negozio con il laboratorio a vista dietro una grande vetrata, era strapieno di clienti giunti da ogni parte della provincia di Siracusa e non solo. Negozio ch’è un vero paese dei balocchi per tutti gli amanti del dolce: un tripudio di cioccolato, torte, golose creme spalmabili in una cornice resa elegante e accogliente dall’ottimo gusto e dalle mani sapienti della mamma e delle sorelle di Vincenzo. Che, comunque, non rinuncia al supporto del papà Sebastiano in laboratorio.

 

Una dolce famiglia capace di essere una grande squadra. L’apertura di questo laboratorio specializzato gluten-free, che affianca la storica pasticceria che ha 150 anni di storia, una storia che inizia con Suor Chiara che preparava l’ossarimuorto e che, passando per il bisnonno che faceva la granita con la neve, il nonno che aggiunge ai facciuna ‘i Santa Chiara” la pasta di mandorla arriva sino a questo ragazzo, è un segno di attenzione verso tutti coloro, e sono sempre più numerosi, che non possono assumere cibi contenenti glutine ma che, non per questo, debbono rinunciare al piacere della tavola.

 

La scelta dimostra sensibilità e generosità, dimostra cuore. Che è l’ingrediente più importante di qualunque ricetta. Altrimenti stai solo facendo da mangiare.
Anna M. Martano


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