I Viaggi di Graspo

Con Robert ed Eduard alla cantina di Nals-Margreid

Con Robert ed Eduard alla cantina di Nals-Margreid, sulle orme dell’arciduca Giovanni d’Asburgo.

Con Robert ed Eduard alla cantina di Nals-Margreid, sulle orme dell’arciduca Giovanni d’Asburgo.

Il direttore della cantina con sette dei vini della linea di alta gamma di Nals-Margreid

È piacevole essere in Alto Adige, ospiti di amici, in  una regione che ha fatto del vino una ragione economica e di prestigio territoriale. 

Una lunga storia che parte anche qui dal periodo romano quando lungo la Via Claudia già si produceva vino, ma che registra una accelerazione improvvisa e decisiva verso la metà del 1800 quando, nell’allora Contea del Tirolo il Duca Giovanni Asburgo-Lorena, innamorato del territorio, acquisto e restaurò il castello di Schenna che elevò a sua dimora personale.  

Grande conoscitore di uve e vino, portò in questi territori le varietà che aveva osservato ed apprezzato in Francia.  

Il clima favorevole, la disponibilità di acqua e terreni particolarmente vocati, uniti ad una grande sensibilità viti-enologica hanno preservato, favoriti anche da grande stabilità politico-amministrativa, questa preziosa coltivazione. 

La storia però a volte gioca scherzi che segnano profondamente i territori coinvolti, e questo succede dopo un lunghissimo periodo stabile e “felice”. 

La sconfitta austriaca nella Grande Guerra decreta infatti la fine dell’Impero degli Asburgo. 

Robert di fianco alla sua vigna

La separazione per alcuni gioiosa, per molti dolorosa è foriera di grandi cambiamenti politico-amministrativi quando l’intero sud-Tirolo diventa l’Alto Adige soggetto al Regno d’Italia.

Un grappolo di Roter Hortling

I legami enologici rimangono però saldamente ancorati alle istituzioni create in epoca imperiale come le Scuole Enologiche di Klosterneuburg e di San Michele all’Adige con un effetto positivo per i territori nel quale già da tempo vi erano virtuose cantine sociali che avevano contribuito a migliorare le condizioni di vita, creando reddito e stabilità economica per i coltivatori. 

Anche Magrè aveva una sua Cantina Sociale già dal 1800 con sede presso la Tenuta Baron Salvadori nel centro storico della cittadina, in Piazza S. Geltrude, molto vicino a Casa Augustin che per noi di Graspo rappresenta il luogo del cuore, dato che aggrappata alla sua facciata troneggia imponente la pluricentenaria vigna di Robert

Cassar, una vigna, ci dicono le fonti storiche, che è stata messa a dimora nel 1601 e tuttora produttiva. 

Le analisi del DNA hanno inoltre rivelato che si tratta di un antico vitigno atesino a bacca rossa, il Roter Hoertling, che nell’annata 2022 abbiamo vinificato dopo molti anni di quasi oblio.

La monumentale vigna di Robert Cassar a Margreid

 Il vino crea socialità e rapporti ed è intorno alla vigna di Magrè  che si è cementata l’amicizia con Robert Cassar ed Eduard Ranigler ambedue di Magrè e soci della locale cantina che oggi si chiama Nals-Margreid nata dalla fusione delle due realtà produttive nel 1985 dei rispettivi centri.  

La sede operativa diventa la cantina di Nalles nell’antico tenuta Von Campi, dove avvengono tutte le operazioni di trasformazione fino all’imbottigliamento, mentre la antica sede di Margreid diventa Wine -Shop e centro di raccolta e trasferimento uve. 

Proprio a Nalles incontriamo il coinvolgente direttore Gottfried Pollinger che racconta come il cambiamento della base ampelografica  in Alto Adige ha portato ad una vera rivoluzione varietale che ha interessato l’intera provincia atesina. 

Non più solo Schiava, ma una serie di importanti vitigni che hanno permesso di migliorare l’offerta enologica. 

E la Cantina di Nals Margreid facendo tesoro delle indicazioni storiche dell’Arciduca Giovanni d’Asburgo.

Gottfried Pollinger, ci accompagna nella visita della cantina

Sta proprio valorizzando 14 aree ad alta vocazione viticola, veri e propri Cru, dai quali trae i suoi blasonati vini. 

Gottfried spiega che i padri di questa lungimirante svolta portano il nome di Alois Lageder e Louis Raifer della cantina di Colterenzio considerati i due giganti dell’enologia di questa provincia. 

Non più dunque un unico vitigno, ma una attenta e selettiva distribuzione varietale nei territori più vocati, è questo oggi il segreto del successo dei vini alto atesini.

La nostra cantina, continua il direttore, può contare su 158 viticoltori che coltivano 160 ettari di vigneto, distribuita in una vasta area sia nella valle dell’Adige che dell’Isarco.  

La vocazione alpina di Nals-Magrè si esprime nella freschezza dei suoi vini, testimoniata nel calice da un suggestivo percorso sospeso tra vitigno e micro territorio, tra geografia ed identità. 

La degustazione dei vini di Nals-Margreid

Iniziamo con un Pinot Grigio Punggl annata 2021 che esprime un frutto fine con un palato di grande equilibrio, a seguire lo Chardonnay Magred  annata  2022 una vera esplosione di mineralità e freschezza alpina, mentre il Pinot Bianco Berg, prodotto tra i 500-700 m. s.l.m. è una tra le più esclusive interpretazioni di questo vitigno. 

L’opulenza del Souvignon Blanc Stein annata 2022 poi si manifesta in tutta la sua espressività e piacevolezza, uno stile straordinario, al quale segue la freschezza sbarazzina di un Kerner Fels annata 2022 in purezza della Valle Isarco.

Foto di gruppo al termine della visita

Sua maestà la Schiava annata 2021 o meglio Vernatsch Galen, con una elegante beva ed un frutto piacevole rappresenta idealmente un atto di amore per il territorio e la sua storia, che è fatta naturalmente anche di Lagrein Sand annata 2022 oggi protagonista di un interessante momento di riscoperta. 

L’ Anticus rosso annata 2020 è un bordolese 80% Merlot e 20% Cabernet Sauvignon coltivato nei terreni di Margreid, un rosso internazionale di grande potenza e longevità che la grande cura in vigneto e in cantina collocano in un piano di rilievo nel panorama dei vini rossi di questa tipologia. 

La considerazione conclusiva per questo esclusivo momento enologico rimane il fattore qualità, che quando diventa un fatto strutturale è un elemento di successo e qualificazione economico-territoriale. 

Alla domanda se la riscoperta degli antichi vitigni possa diventare una ulteriore opportunità, Gottfried ci fa capire che potrebbe essere una strada da percorrere, ma che ad ora è solo una visione che però il lavoro di Graspo e gli amici custodi di Margreid possono contribuire ad accelerare a partire dal Roter Hoertling.

Il viaggio continua…..

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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Kellerei Nals Margreid

Via Heiligenberg, 2, 39010 Nalles BZ

Tel +39 0471 678 626 

info@nalsmargreid.com

https://www.nalsmargreid.com

 

Nals Margreid Enoteca 1764

Via Heiligenberg 2 – 39010 Nalles
Tel +39 0471 678 626

Enoteca a Magrè

Tenuta Baron Salvadori
Piazza S. Gertrude 1 – 3 – 39040 Magrè
Tel +39 0471 817 036

 

 

 


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