Tribuna

Il Comitè Champagne favorevole all’aumento della riserva vendemmiale per il 2023

Il Comitè Champagne favorevole all'aumento della riserva vendemmiale per il 2023

Il Comitè Champagne favorevole all’aumento della riserva vendemmiale per il 2023

Il Comitato riunisce la maggior parte dei circa 15.000 produttori di champagne. 

Le colline di Epernay, capitale mondiale dello Champagne

Si è riunito in questi giorni a Epernay città storica per il vino francese con le bolle. 

Epernay è ubicata nella regione del Grande Est – Dipartimento della Marna in un territorio fondamentale per la produzione di uno dei vini più conosciuti al mondo. 

Ultimamente tutti i mercati hanno visto una contrazione delle vendite dei vini spumanti e nella GDO sono diminuiti i volumi anche se sono cresciuti i ricavi causati dagli aumenti dei prezzi.

champagne-raccolta-uve

Nonostante ciò il Comitè dietro sollecitazione di vigneron e maison ha deliberato l’aumento della riserva vendemmiale da otto a diecimila chilogrammi per ettaro. 

Le condizioni della prossima vendemmia autunnale sono state definite con la resa commerciabile fissata a 11400 chilogrammi per ettaro. 

Ora questa delibera è stata presentata all’INAO – Institut Nationale de l’Origine et de la Qualitè che la esaminerà con la massima urgenza per permettere ai vignerons di sfruttare al massimo l’ottima vendemmia che si preannuncia assai positiva. 

Lo stato delle vigne è molto buono attualmente e  tendenzialmente omogeneo. 

I danni causati ai vigneti dal gelo hanno colpito solo l’1,5 % dei filari e la scarsa grandine caduta ha nuociuto solo nella misura dello 0,3 %. 

L’abbazia di Hautvillers, il cuore della Champagne, monumento storico nazionale

I danni provocati da malattie quali flavescenza dorata, oidio e peronospora sono molto contenuti al contrario che in Italia. 

Nello Champagne desta invece molta preoccupazione la situazione delle riserve d’acqua degli invasi destinati alla irrigazione in caso di siccità. 

Champagne vigneti di Moet

I grappoli sui tralci si presentano ben formati e promettono una ottima vendemmia che dovrebbe iniziare nei primi dieci giorni di Settembre. 

Il Comitè ha quindi deciso di sfruttare al massimo le annate favorevoli come sarà quella del 2023. 

Negli ultimi dodici anni le rese dello champagne hanno visto una progressiva diminuzione che è arrivata addirittura al 26 % in meno. 

L’ inevitabile invecchiamento dei vigneti, i costanti cambiamenti climatici, il deperimento delle viti causato dalle varie malattie delle piante sono le cause principali di questa notevole e preoccupante diminuzione di rese. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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