Tempo di estate, tempo di ciliegie, cerase come si dice al Sud: tempo anche di premi che le riguardano.
Ha infatti avuto luogo a Chiaiano, quartiere di Napoli, in occasione della manifestazione “Ciliegie in Festa per la Solidarietà”, il 15° Concorso Nazionale “Ciliegie d’Italia” intitolato a Claudio Locchi, ricercatore dell’Università della Tuscia (VT), appassionato ciliegicoltore prematuramente scomparso. Il concorso ha messo a confronto le migliori varietà cerasicole del Paese; per consuetudine si confrontano ormai annualmente famose cultivar della tradizione nazionale assieme alle nuove varietà di più recente sperimentazione botanica. Nella manifestazione di Napoli si sono avute delle importanti conferme qualitative così come alcune felici novità che sottolineano come territori con minore “fama cerasicola” sono invece dotati di varietà assolutamente interessanti e potenzialmente dal grande futuro agro-commerciale. La conferma viene dal territorio modenese che con la varietà Lapins dell’Azienda Agricola Nino Quartieri ha superato di gran lunga tutta la concorrenza per quanto riguarda la valutazione estetica: la più Bella Ciliegia d’Italia del 2012 viene quindi da Savignano sul Panaro (Mo). La novità è rappresentata certamente dalla “Spernocchia” di Bracigliano (Sa) prodotta dall’Azienda Agricola Coop Due G che con 85 punti e proveniente da uno dei territori più originali dal punto di vista cerasicolo (montagne e colline della Valle dell’Irno) è riuscita a strappare la vittoria per la valutazione degustativa: la Ciliegia più Buona d’Italia del 2012 viene dalla Campania. Il vincitore assoluto del 15° Concorso Nazionale è invece il campione della varietà Ferrovia, consegnato dall’Agronomo Lucia Creatura e proveniente dal Comune di Casamassima (Ba): l’impresa è riuscita con una valutazione generale di 132,33 punti, per la felicità dell’intera comunità di Casamassima. Il Premio speciale ANDMI è stato assegnato quest’anno al campione proveniente dal Comune di Maenza (Lt) dell’Azienda Agricola “Nonno Nicola” per il particolare gusto dolce-acidulo e la persistenza dei sapori che con il Durone Nero II di Vignola ha particolarmente impressionato la commissione.
Federico Ligotti
f.ligotti@egnews.it
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