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Cibi senza scadenza

L’Unione europea si accinge a estendere l’elenco dei prodotti esentati dall’obbligo di indicazione del termine minimo di conservazione sull’etichetta. Ancora una volta le lobby industriali determinano le scelte nei Paesi dell’Unione.

Già da tempo le lobby industriali hanno lanciato l’attacco alla sovranità alimentare dei Paesi dell’Unione, in una guerra senza quartiere, con la complicità delle Istituzioni europee. Ma sulla sicurezza alimentare dei cittadini non si scherza!

 

L’ultimo (ma non sarà l’ultimo!) attacco in ordine di tempo, quello di estendere l’elenco dei prodotti esentati dall’obbligo di indicazione del termine minimo di conservazione sull’etichetta. Detto in altre parole, magari più comprensibili, abolizione della data di scadenza dai prodotti alimentari, in barba alla garanzia di uno standard di qualità degli stessi.

 

Sapete con quale motivazione? Evitare gli sprechi alimentari; come dire cominciamo a mangiare cibi scaduti per non sprecarli. A che pro? Sicuramente non a favore dei cittadini, ma col solo scopo di aumentare i profitti delle multinazionali. Da far venire i brividi! Dov’è l’Europa dei cittadini, dov’è l’idea che ha ispirato i fondatori dell’Unione europea?

 

Non credo proprio che persone come Altiero Spinelli pensavano di costruire una federazione di Stati europei per affidare il futuro di questo Continente alle multinazionali. Proprio no.

 

Questa scelta dell’Unione è tanto più grave perché comunicata alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e per il colpevole silenzio dei nostri parlamentari uscenti e dei candidati che nelle piazze strombazzano contenuti vuoti, senza comprendere il rischio che l’Europa dei cittadini sta correndo. Vedremo cosa succederà!


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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