Stile e Società

Il Castagnaccio vince lo Sherbeth Festival

Alessio Calamini, toscano, è il vincitore del Premio Procopio de’ Coltelli. Secondo posto a Stefano Guizzetti con un sorbetto al cacao, rum e peperoncino; terzo a Francesco Mastroianni con “Nocciola della Calabria”.

 

Si è chiusa con un successo di pubblico l’ottava edizione di Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato Artigianale che per quattro giorni, da giovedì a domenica, ha animato le vie del centro storico di Palermo con concerti, convegni e degustazioni di gelato.

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Ieri l’ultimo appuntamento con la premiazione del miglior gelatiere. È Alessio Calamini, toscano, il vincitore del Premio Procopio de’ Coltelli di questa edizione che, al concorso, ha presentato il gusto “Castagnaccio”. Secondo posto a Stefano Guizzetti con un sorbetto al cacao, rum e peperoncino, terzo a Francesco Mastroianni con “Nocciola della Calabria”.

 

“Per me è una doppia soddisfazione perché è il primo Festival cui partecipo – afferma l’autore del “Castagnaccio” – e ho vinto il primo premio. Credo abbia funzionato l’omaggio al territorio e l’utilizzo di ingredienti non comuni”. In tutto erano 37 i gelatieri in gara, selezionati tra i 42 partecipanti al Festival. La giuria, riscontrando la presenza di alta professionalità, ha anche assegnato 4 menzioni speciali.

 

La giuria tecnica, presieduta da Sergio Dondoli, gelatiere e membro della direzione della Coppa del Mondo della Gelateria, e composta da Eleonora Cozzella giornalista de l’Espresso, Clara Mennella vicedirettore Italia a Tavola, Carlo Passera giornalista Identità Golose, Santi Palazzolo pasticciere e Salvatore Cappello gelatiere  e presidente onorario di giuria, ha decretato il vincitore valutando il gusto e la struttura del gelato.

 

Ma la giornata si è chiusa con un altro importante riconoscimento, assegnato proprio al Festival. Il Centro regionale del Catalogo e della Documentazione ha inserito Sherbeth nella Carta dei Luoghi dell’Identità e della Memoria, categoria “I luoghi del gusto”.

 

Il Festival ha ricevuto il premio per il ruolo che ha avuto nella diffusione e valorizzazione di una tradizione produttiva a cui diede origine il palermitano Francesco Procopio de’Coltelli che nel XVII secolo diffuse a Parigi e nell’Europa barocca le “acque gelate siciliane” ricevendone in cambio dal re Luigi XIV la patente reale per la produzione esclusiva.

 

 


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