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Carbonara, che passione, ahiahi!

Stavo pensando di scrivere un bell’articolo sulla Carbonara, un piatto della tradizione italiana che qualcuno ritiene “invernale” per via delle calorie che pensano vengano fornite dalle uova, ma che a me piace tanto in tutte le stagioni.

Mi documento per bene e dal web emergono svariate pubblicazioni che discernano sulle origini del piatto (romano / americano dei tempi della Liberazione dai Nazisti, o antecedente, connesso al fabbisogno alimentare dei lavoratori delle miniere di carbone, o perché nero di tanto pepe?).
Vi vengono descritte molte ricette con il nome “Carbonara”, e pure trattano di quale tipo di pasta sia più adatta tra spaghetti, bucatini, rigatoni, o qualunque tipo di pasta corta, ed anche se vanno bene le fettuccine o le tagliatelle fresche.

Con o senza panna in aggiunta?

Volevo offrirne una panoramica (nell’apposita rubrica di questo giornale), a buon uso dei turisti italiani e stranieri che girano la nostra bella Penisola non solo alla scoperta delle bellezze architettoniche ma anche del buon cibo, locale e tradizionale.

Ahimè, nel contempo, scopro altre ricette, chiamate “Carbonara di mare” che utilizzano vongole, cozze, gamberi, calamari, polipetti, seppioline, o uova di pesce di vario tipo, al posto del guanciale o pancetta.

E ci sono pure ricette di Carbonare vegetariane”, senza guanciale/pancetta ma con zucchine e ortaggi a fantasia di chef.

Però, attenzione: tutte adottano uova sbattute per amalgamare la pietanza.

E allora, solo perché c’è l’uovo si può ritenere la Carbonara un piatto invernale?
E solo perché c’è l’uovo questi piatti si possono chiamare “Carbonara”?
Mi sono arresa!

Maura Sacher


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