Una giornata interamente dedicata ai processi di distillazione e ad una ampia valutazione dell’impatto della bio-economia in agricoltura, con in primo piano l’analisi della filiera viti-vinicola nell’ambito di un nuovo modello di agricoltura.
Questo è ciò che è programmato per sabato 12 settembre 2015 al Teatro Bruno Vitolo di Montefollonico, Torrita di Siena, nella giornata dedicata alla grappa: un Convegno ove innovazione, rispetto per l’ambiente, naturalità, competitività e comportamento etico saranno i principali temi trattati nelle relazioni dei professori Vittorino Novello, Carlo Viviani e Riccardo Cotarella.
L’evento vuole evidenziare il ruolo delle distillerie per una nuova agricoltura più responsabile e sostenibile. Partendo dalle lavorazioni dei sottoprodotti della vinificazione e quindi dei processi di distillazione si considererà il valore e l’importanza della bio-economia.
Secondo Mariacarla Bonollo, responsabile relazioni esterne di Distillerie Bonollo SpA, di Modena,“In Italia negli ultimi decenni si è assistito ad una crescente conoscenza del ‘prodotto vino’: in tutti i suoi aspetti, dalla viticoltura all’enologia, dagli aspetti sensoriali a quelli di costume. Questa conoscenza non è ancora così diffusa invece per quanto riguarda la distillazione. La distillazione ha un ruolo fondamentale sia per il settore viti-vinicolo sia per l’agricoltura così come per molti altri settori produttivi.
Oggi si parla molto di bio-economia. In Italia la bio-economia vale, secondo i dati di una ricerca della Banca Intesa-Sanpaolo, oltre il 7% del PIL (circa 240 miliardi di euro) e occupa un milione e mezzo di persone; l’Italia è al terzo posto in Europa, dopo Germania e Francia.
Quello che non è sufficientemente noto è che le distillerie sono precursori della bio-economia perché da sempre hanno creato valore dai sottoprodotti: nel passato perché la scarsità di risorse imponeva uno sfruttamento maggiore di tutto quello che la natura metteva a disposizione e oggi perché le energie rinnovabili diventano indispensabili per la salvaguardia del nostro pianeta.”
La valorizzazione dei co-prodotti e dei sottoprodotti della vinificazione ad opera delle distillerie nella sola Italia riduce le emissioni di CO2 di circa 500.000 tonnellate all’anno, come scaturisce dai dati elaborati e diffusi da Assodistil. Già per questo si può dire che il settore delle distillerie è, per sua natura, sostenibile.
L’imminente edizione del Grappa Day racconterà nel dettaglio come le imprese di distillazione sono sempre state precursori in questo senso: da ultimo anello della filiera viti-vinicola valorizzano risorse che diventano fondamentali per molti altri settori merceologici, con una visione allargata a un nuovo modo di fare agricoltura e al benessere del nostro pianeta.
Il “Grappa Day” è realizzato e promosso, fin dalla sua prima edizione, dal “Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo” in collaborazione con le Distillerie Bonollo SpA di Formigine (MO) che, in oltre cento anni di attività, hanno attraversato da protagoniste tutte le fasi storiche della distillazione delle vinacce, della commercializzazione e della valorizzazione delle grappe e delle acqueviti.
www.grappaday.it #GrappaDay15
Maura Sacher
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