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Guardiamo al bicchiere mezzo pieno

L’ordine viene dall’alto: informare la cittadinanza sui divieti.
E così ai cittadini gli si strinsero le chiappe, non come il consiglio ginnico con la finalità di drizzare la spina dorsale …

Inevitabile vedere il bicchiere mezzo vuoto.

Proviamo a cambiare la prospettiva, e guardiamo il bicchiere riempito, a metà è già qualcosa, meglio di niente.

Nel bicchiere mezzo pieno io ci vedo l’inversione di visuale.

Voglio vedere i giornalisti che la finiscono di dare notizie al negativo.
La “limitazione” della circolazione delle persone deve essere rivisitata come “libera circolazione” seppure con alcuni limiti dovuti alla sicurezza sanitaria dei singoli.

In effetti, ci sono tante e tali “deroghe” che ben può essere capovolta la portata dei provvedimenti.
Invece di dire “è proibito” e poi elencare le eccezioni, dovrebbero scrivere “non è proibito … salvo il caso che …”. Anzi, no. Scrivere “non è proibito” o “è concesso” richiama troppo un regime dittatoriale. E pertanto le medesime espressioni vanno bandite.

Devono capovolgere la regola restrittiva in questo modo: “tutte le attività sono libere, salvo i casi che mettano in pericolo la salute propria ed altrui”.

È libera la circolazione delle persone: andare per i negozi aperti, farsi portare a casa pranzo e cena dai ristoranti, prendere caffè al bar e portarselo con sé, portare i figli piccoli a prendere aria e sole, fare passeggiate intorno alla casa (entro 500 metri), consigliabile specie alle persone anziane per la loro salute, e all’aperto se in tenuta ginnica anche fuori il proprio Comune purché ci si sposti in bicicletta e non in automobile.
È raccomandabile la mascherina, a meno che non si vada di corsa.

Voglio vedere il bicchiere capovolto.

Come quando a Pasqua e Pasquetta ciascuna famiglia ha avuto il diritto di ricevere in casa chiunque, purché gli ospiti arrivino 2 alla volta e andare liberamente nelle case di villeggiatura anche se fuori regione (tranne in alcune regioni), nessun divieto di ricevere parenti ed amici, con le medesime regole se l’abitazione fosse in città.

Basta messaggi intimidatori. La libertà deve essere la regola, i limiti sono l’eccezione.

Maura Sacher


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