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Bacco in porto: la Sicilia del vino a Marina di Ragusa

Un wine tasting seguito da un dinner buffet rigorosamente made in Sicily organizzato da Ais Sicilia, Delegazione di Ragusa. Dodici territori per dodici grandi vini.
L’immagine delle barche addormentate, cullate dal lieve sciabordio dell’onda leggera del porto, accarezzate dal riflesso argenteo di una magica notte d’Agosto, predispone l’animo alla serenità e alla gioia. Quale cornice migliore per un evento dedicato alla terra di Sicilia raccontata attraverso il vino? Il Porto Turistico di Marina di Ragusa ha ospitato Bacco in porto, un wine tasting seguito da un dinner buffet rigorosamente made in Sicily organizzato da Ais Sicilia, Delegazione di Ragusa. Dodici territori per dodici grandi vini, mirabilmente raccontati da Camillo Privitera presidente Ais Sicilia.

evento ais marina di ragusa1

Una degustazione guidata da Privitera è un’esperienza assai istruttiva dal punto di vista della conoscenza del vino ma anche molto emozionante per l’afflato poetico che lo anima, per la passione che lo muove, per il rapporto empatico che riesce a stabilire con i produttori e con i degustatori. L’idea di fondo è di portare il vino nella piazza, la piazza ch’è luogo aperto di dialogo, di incontro, di chiacchiera ma anche di commercio e di affari. In fondo un’idea molto greca, e conseguentemente siciliana, di piazza. E portare il vino in piazza significa accostarlo al grande pubblico e fargli sentire l’impegno, il lavoro, la fatica del produttore. O, come Privitera ripete spesso, “il sudore di chi fa il vino”. Giuseppe Bonaventura, Delegato Ais Ragusa, ha sposato l’idea e ha scelto quale cornice il porto turistico di Marina di Ragusa.

 

Ad aprire la serata, unico vino non siciliano, le bollicine di casa Andreola con il Prosecco Superiore Millesimato dry Mas de fer, così chiamato perché la vite è allevata su terreno ferroso. A seguire il Tascante Buonora, un Carricante di Tasca d’Almerita fresco e agrumato; Mandrarossa di Menfi ha proposto Urra di mare, un Sauvignon Blanc dalle gradevolissime note marine seguito dal Catarratto di Alessandro di Camporeale, il Benedè.

evento ais marina di ragusa

Paternò Vigneti e Cantine hanno presentato, con il volto e le parole di Marilina Paternò, il primo vino bio-vegano: nel rispetto della terra, del territorio e della tradizione, la cantina Paternò intercetta la domanda di una fetta sempre più consistente di consumatori che scelgono solo prodotti del tutto privi di componenti di origine animale; e così questo Flò, un Moscato secco fresco e strutturato con sentori di timo, miele e vaniglia, viene prodotto utilizzando strumenti, filtri, e materiali che escludano la provenienza animale: persino la colla delle etichette è controllata. Il Baglio del Cristo di Campobello con LaLuci, un Grillo allevato su terreno gessoso.

 

Finita la carrellata dei bianchi, si è passati a un rosato: PrimaRosa, un rosato da Nerello Mascalese con originali note affumicate prodotto da Primaterra. Il Feudo di Santa Tresa di Vittoria ha proposto un Frappato in purezza dai gradevolissimi sentori di rosa canina; a seguire la cantina Gulfi con un Cerasuolo di Vittoria Docg 2014 con inedite note di carrubbo. Anche Avide ha proposto il suo Cerasuolo di Vittoria classico Docg 2013 ottenuto con criofermentazione che gli conferisce eleganza e rotondità al palato. Firriato con Cavanera, un Etna rosso molto corposo.

 

Ultimo vino del wine tasting l’Ammasso di Barone Montalto, prodotto a Santa Ninfa, un riuscitissimo blend di Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Cabernet Sauvignon e Merlot: il preappassimento delle uve in fruttaia e l’equilibrio dei quattro vitigni lo rendono un rosso strutturato ma fresco, leggermente balsamico con una piacevole acidità e complessivamente elegante. Finita la degustazione, il dinner buffet: insalate di pasta, salumi e formaggi tipici degli Iblei, insomma una festa del territorio e delle sue eccellenze.
Anna M. Martano


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