Curiosità

Alla scoperta della grappa artigianale trentina

Gli alambicchi si spengono il 31 dicembre, ma le distillerie rimangono aperte tutto l'anno.

Quest’anno non ci sarà il tradizionale appuntamento con “La Notte degli Alambicchi Accesi”.

Spettacolare manifestazione in programma a Santa Massenza, saltata per colpa del Covid.

Comunque niente paura: gli appassionati di grappa artigianale trentina potranno acquistare il prezioso distillato online in attesa di tornare a visitare le distillerie. Del grazioso borgo della Valle dei Laghi e di poter partecipare alle ghiotte proposte enogastronomiche programmate dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.

 

Santa Massenza, un paesino di un centinaio di abitanti, conosciuto come la “Piccola Nizza del Trentino” per il clima, dolce e mite anche d’inverno.

Vanta la più alta concentrazione di distillerie artigianali a conduzione familiare. Ben cinque: la Distilleria Casimiro, la Distilleria Francesco Poli, la Distilleria Giovanni Poli, la Distilleria Giulio & Mauro, la Distilleria  Maxentia. Sono ubicate a pochi passi l’una dall’altra.

 

Quest’anno – dicevamo – non ci sarà la tradizionale “Notte degli alambicchi accesi” che faceva della giovialità e dello stare insieme la sua attrazione con il pubblico. Suddiviso in gruppi, veniva condotto da una compagnia teatrale attraverso le piccole distillerie trasformate per l’occasione in singolari palcoscenici. 

 

Ma la distillazione continua – visto che il disciplinare dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino la consente fino al 31 dicembre –.

I produttori, forti della buona qualità della vendemmia 2020 che ha fornito ottime bucce, stanno lavorando per offrire agli amanti di questo distillato le migliori esperienze degustative e olfattive.

Grappe di monovitigno dedicate ai vini testimonial – dal Teroldego al Marzemino, dal Müller Thurgau alla Nosiola, dal Moscato al Vino Santo – e acquaviti di frutta. Alla genziana e ad altre radici dei boschi trentini. Per degustarle, comodamente a casa propria, basta scegliere tra le tante aziende che si sono attivate nelle spedizioni a domicilio.

 

Inoltre, non appena gli spostamenti saranno consentiti, anche i turisti provenienti da tutta Italia e non solo potranno visitare le distillerie che rimangono aperte tutto l’anno.

Per accogliere in totale sicurezza visite riservate a piccoli gruppi, che consentono di conoscere da vicino questo particolare prodotto.

Prodotto che nasce in condizioni di difficoltà, per recuperare quanto rimaneva dalla lavorazione del vino, ma diventato nel tempo, grazie anche ad un rigido protocollo, un alimento di eccellenza che esprime gli innumerevoli profumi e aromi che le tante vinacce trentine riescono a rilasciare.

 

Merito di una grande qualità delle materie prime – provenienti dalle zone più vocate di produzione del Trentino e lavorate ancora fresche –.

Il tradizionale metodo a bagnomaria in alambicco discontinuo, che garantisce un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto al fine di ottenere la migliore estrazione degli aromi.

 

Tra le opportunità per conoscere le storie che si celano dietro al bicchiere, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino propone Alambicchi e Castelli.

Un’entusiasmante proposta vacanza di tre giorni che alterna la visita di suggestivi manieri del Trentino a quella nelle distillerie socie dell’Associazione. Con programmi definiti su misura insieme all’ospite in base alle zone che vuole visitare e alle proprie preferenze.

Ma anche l’esperienza Vinacce e Alambicchi, un pomeriggio in compagnia di un produttore di grappa che racconterà all’ospite questa antica tradizione familiare tramandata per secoli di padre in figlio, con immancabile degustazione guidata finale.

 

Idee regalo che possono essere acquistate ora per essere fruite tutto l’anno. Quando la situazione sanitaria lo permetterà, anche se sicuramente il periodo ideale è da settembre in poi. Quando le vinacce arrivano fresche dalle aziende vinicole pronte per essere lavorate ed è dunque possibile ammirare gli affascinanti alambicchi in funzione, in attesa della “Notte degli Alambicchi Accesi” del prossimo anno. (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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