Curiosità

Alimenta2talent premia la ricerca di cibo buono

I cinque progetti vincitori dell’edizione 2014 per il lancio di start up nell’agroalimentare, che da un paio d’anni il Comune di Milano promuove in collaborazione con il Parco Tecnologico Padano ed assumono un valore particolare in vista dell’Expo 2015, hanno in comune la riduzione degli sprechi sul fronte alimentare.

Il bando ha visto la partecipazione di 100 team di business, un terzo dei quali al femminile e in gran parte giovani, tra i quali sono stati selezionati 15 finalisti per premiarne 5.

Ai vincitori viene offerto un piano di sviluppo, chiamato “Alimenta Accelerating Program”, finalizzato a trasformare le loro idee in impresa attraverso un cammino di sei mesi con un contributo economico di 1.500 euro mensili. Rientra nel pacchetto premio il network di ricerca, imprese e istituzioni del Parco Tecnologico Padano e del Comune di Milano, oltre allo spazio di ‘Co-working’ nel nuovo acceleratore tecnologico di Alimenta.
ALIMENTAlogo
Ma non solo, saranno affiancati da un ‘advisor’ dedicato, che li seguirà da vicino e li aiuterà a focalizzare obiettivi e strategie, e da un gruppo di ‘mentor’ da cui attingere tutto il sapere che serve per creare un’impresa.
Durante i sei mesi di training avranno modo di trasformarsi in impresa, evidenziando punti di forza per emergere e attirando potenziali investitori.

Due progetti in modo speciale hanno colpito chi scrive, il progetto “Outdoors Safe Food”, per il settore ‘Alimentare, salute’, e il “Quomi”, settore ‘Web e cibo’.

Il primo, firmato da Erna Lorenzini in collaborazione con Augusto Ballerio, consiste nell’immettere sul mercato un cibo sano per chi mangia fuori casa causa per necessità di lavoro e soffre di allergie.
Ad Erna Lorenzini, dietologo clinico, specialista in Scienze dell’alimentazione, l’idea è scaturita da una necessità personale ed anche professionale, avendo in cura pazienti allergici e intolleranti che si pongono il problema di “cosa mangio fuori casa?”. C’è poca offerta di cibi pronti appropriati alle intolleranze alimentari, e al momento della progettazione era ancora lontana la direttiva europea delle obbligatorie nuove etichette descrittive. La dott. Lorenzini, con la sua équipe, fa anche ricerca, diagnostica molecolare per individuare le sostanze che compongono i cibi e creano intolleranze ed allergie. Il progetto Outdoors Safe Food mira a realizza pasti pronti, garantendo alimenti sicuri e certificati, alta qualità gastronomica e costi contenuti.

Il secondo interessante progetto vincitore della selezione si chiama “Quomi” e proviene anch’esso da un team milanese: Daniele Bruttini, Alessandro Pantina, Andrea Bruno, Alberto Tiradossi, Francesca Cortese. È una piattaforma online già attiva (https://quomi.it/), che mira ad offrire un modello di alimentazione senza sprechi.
Ogni settimana gli chef di Quomi creano ricette della cucina italiana ed internazionale, facili da preparare, e gli ingredienti vengono proposti in acquisto on line a domicilio, con prenotazione, e vengono consegnati a casa nelle dosi e quantità richieste.
All’interno del pacco, gli ingredienti saranno già pronti per essere cucinati le ricette scelte. Così non sussistono più preoccupazioni per eventuali errori nel dosaggio degli ingredienti.
In questo modo è possibile evitare eccessi nelle quantità consumabili, e lo spreco alimentare contro cui continuano le campagne di sensibilizzazione.

Maura Sacher


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