Stile e Società

Alessandro Molinari Pradelli un caro Amico e un grande enogastronomo

Alessandro se ne è andato all’improvviso. Figlio del notissimo direttore d’orchestra Francesco Molinari Pradelli si appassionò alla cucina e ai vini fin da ragazzo. Raccontava che si faceva accompagnare dall’autista per visitare ristoranti e cantine e per questo si sentiva molto privilegiato.

Fiero della sua origine della cittadina di Castenaso in provincia di Bologna aveva davvero molteplici interessi.

Si occupava con passione e competenza di cucina regionale italiana, di vini, tradizioni popolari, civiltà contadina, arte, fumetti e satira.

Spesso pungente nei suoi scritti e nei suoi interventi, interloquiva sempre con molta educazione e con grande competenza.

Come ricorda l’Amico Franco Mioni diceva sempre quello che pensava e pensava a quello che diceva.

La sua altra grande passione era l’arte: famosa la collezione custodita all’interno della villa di famiglia.

Aveva organizzato mostre dedicate all’artista Augusto Majani col quale aveva collaborato facendo una ricerca durata oltre tre anni analizzando migliaia di fotografie e 104 collezioni.

Andava ogni tanto col padre e la famiglia a mangiare tonno, fagioli e cipolla la specialità di “Lamma” storico locale in Via dei Giudei di fianco alle Due Torri che oggi non c’è più.

Colto, sagace, gaudente e ironico girava le campagne e si faceva dare le ricette delle famiglie.

Pochissimi come lui hanno testato la cucina casalinga dell’Emilia-Romagna e non solo. La sua passione per la storia e le tradizioni contadine lo hanno portato in giro per l’Italia.

Il suo libro sulla cucina sarda è tuttora il più venduto nel nostro paese.

Sicuramente è il più grande conoscitore della cucina Bolognese.

Alessandro ha sempre avuto uno strettissimo rapporto con Bologna, la città che amava più di ogni altra.

I suoi ricettari di Cucina Bolognese ed emiliano romagnola sono due pilastri assoluti. Nelle pagine di questi volumi consiglia diverse preziose varianti che dipendono dalle tradizioni locali.

I suoi libri sono circa un centinaio e sono un colto e prezioso profilo delle tradizioni enogastronomiche italiane.

Una vera e propria chicca il suo libro sulle osterie bolognesi che io ho nella mia biblioteca.

L’ ho cercato per anni e poi con mia grande gioia me lo regalò un altro caro e grande Amico: Piero Valdiserra.

Umberto Faedi 


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Redazione

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