Curiosità

A Storo supersfida a colpi di polenta 

A Storo supersfida a colpi di polenta  Otto i "polentèr" in gara alla nona edizione del Festival della Polenta.

A Storo supersfida a colpi di polenta 

 
pannocchie tipiche Storo

Otto i “polentèr” in gara alla nona edizione del Festival della Polenta. La Valle del Chiese si conferma ancora una volta “caput mundi” della farina gialla.

 
 
 
Conto alla rovescia a Storo per la supersfida a colpi di polenta in programma domenica prossima 6 ottobre tra i “polentèr” della Valle del Chiese e le Pro Loco del Trentino nell’ambito della nona edizione del Festival della Polenta. Le piazze e le viuzze dell’antico borgo della Valle del Chiese, località al confine con la Lombardia famosa in Italia e in Europa come la “caput mundi” della polenta, si riempiranno di colori, di profumi e di sapori. Attesi migliaia di visitarori che avranno la possibilità di degustare, oltre alle diverse tipologie di polente, le prelibatezze dei prodotti tipici trentini con il sottofondo musicale di una decina di suonatori di fisarmonica che si aggireranno tra i tavoli a rallegrare la manifestazione con le melodie di un tempo.
 

Due giurie valuteranno la polente in gara, testimonial Edoardo Raspelli

Il presidente della cooperativa Agri ’90 Vigilio Giovanelli, deus ex machina del Festival

A valutare le polente (una gara senza esclusione di colpi) saranno due giurie: quella popolare composta dai frequentatori del Festival, cui verrà consegnato un foglietto sul quale assegnare i voti alle diverse polente in gara e la giuria professionale, composta da chef e giornalisti, fra i quali torna dopo qualche anno di assenza come testimonial il re dei cronisti enogastronomici italiani Edoardo Raspelli.

La giuria tecnica è composta dal critico nonchè decano dei giornalisti enogastronomici trentini Giuseppe Casagrande, dal conduttore televisivo Edoardo Raspelli, dallo chef del Rifugio “Doss del Sabion”Alpin Style Daniele Bertolini, dallo chef del Laboratorio Gastronomico di Lodrone Carlo Alberto Luzzani, dallo chef del Ristorante “Al Mangia” di Condino Oscar Bagattini, dal cuoco Andrea Fusi e dallo chef del Ristorante “La Pozza” di Roncone Giordano Bazzoli.
Quest’anno, la giuria premierà – è la novità della nona edizione del Festival della Polenta -anche la miglior polenta di patate. Altra novità: in sede di presentazione del Festival 2024 era stata annunciata la presenza della Confraternita della Noce del Bleggio che aveva vinto l’edizione 2023. Peccato. Motivo del forfait: la carenza di noci (maledette gelate primaverili) e del personale per cuocere la polenta.

Otto le squadre in gara che si contenderanno la Ramina d’oro 

 
Il critico enogastronomico e conduttore televisivo Edoardo Raspelli

Otto le squadre che si contenderanno l’ambito trofeo 2024 (la Ramina d’oro) con le loro esclusive ricette. Eccole.

– La Polenta Carbonera, preparata dai Polentèr di Storo.
– La Polenta Carbonera preparata dal Gruppo Alpini di Condino.
– La Polenta Macafana preparata dalla Pro Loco di Cimego.
– La Polenta di Patate preparata dai Polentèr di Praso.
– La Polenta e Rape preparata dalla Pro Loco di Bondo.
– La Polenta di Patate preparata dai Polentari della Valle di Ledro.
– La Polenta con la ciuìga preparata dalla Proco Loco di San Lorenzo in Banale.
– La Polenta e Mortadella preparata dal Comitato Polenta e Mortadella di Varone.
 

Fuori concorso la polenta con il baccalà, con il salame e con il cinghiale


Oltre alle otto polente in gara, altre leccornìe arricchiranno, fuori concorso, il Festival della Polenta di Storo: la polenta con il baccalà alla vicentina proposta dallo chef Antonio Chemello, presidente della Pro Loco di Sandrigo nonchè testimonial in Italia e in Europa della Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina. Chemello sancirà così il gemellaggio con Storo dopo la visita di Agri ’90 che domenica scorsa alla tradizionale festa di Sandrigo in onore dello stoccafisso delle isole Lofoten aveva deliziato gli ospiti norvegesi e le altre Confraternite nazionali con la polenta “carbonera” della valle del Chiese.
In degustazione, sempre fuori concorso, nelle piazze e nei vicoli di Storo anche la polenta fritta di Valdagno, la polenta con la selvaggina della Pro Loco di Brione, la polenta con salame e panna dei volontari impegnati a raccogliere fondi per il missionario storese nel Ciad don Costantino Malcotti, il wurstel più buono d’Italia dell’antica (1889) Macelleria Cis di Bezzecca e la pizza del ristorante “La Contea” di Bolbeno, occasione propizia per promuovere la farina bianca di Storo. Un altro gioiello di Agri ’90 assieme alla farina di grano saraceno e alle gallette senza glutine.
 

Sabato 5 ottobre il convegno “Oggi nel campo, domani nel piatto”

 
La preparazione della polenta in piazza del Municipio a Storo

Il Festival della Polenta 2024 sarà preceduto sabato 5 ottobre, alle ore 18, nella sede di Agri 90, la Cooperativa che 35 anni fa nacque per valorizzare il prodotto simbolo del territorio, la farina gialla, si terrà un momento di riflessione e discussione sulle produzioni di due Cooperative delle Giudicarie: Agri 90 e Copag. Significativoi il titolo del convegno: “Oggi nel campo, domani nel piatto”. Di che cosa si parlerà? Della farina gialla, che diventa polenta. Della farina bianca, che diventa dolce o pasta, delle patate che

diventano gnocchi.
Nell’occasione verrà inaugurato il punto vendita ristrutturato, dove si potranno trovare prodotti tipici provenienti da tutto il Trentino, oltre a quelli della Valle del Chiese.
E la sera, alle 20, in piazza Unità d’Italia, nel cuore di Storo, anteprima del Festival con una polenta “carbonera” accompagnata, su pressante richiesta degli ospiti, dalla musica.
 
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)

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