Un occhio sul mondo

A Riese Pio X supersfida a colpi di “museto”

A Riese Pio X supersfida a colpi di "museto" La "Ingorda Confraternita del Museto" ospiterà la sesta edizione del campionato mondiale della norcineria.

A Riese Pio X supersfida a colpi di “museto”

La “Ingorda Confraternita del Museto” ospiterà la sesta edizione del campionato mondiale della norcineria. Record di partecipanti: 48. In gara anche l’Antica Osteria Morelli di Canezza di Pergine. 

La giuria del Campionato mondiale del museto

Tutto è pronto a Riese Pio X (Treviso) per la disputa della sesta edizione del “Campionato mondiale del Museto” (insaccato simile al cotechino), una disfida tra i migliori norcini delle Tre Venezie. La kermesse è organizzata dalla “Ingorda Confraternita del Museto”, sodalizio di buongustai e cultori del suino fondato a Riese Pio X e guidato dal Gran Norcino Matteo Guidolin, che è anche il sindaco del Comune della Marca Trevigiana. Comune – ricordiamo – dove nel 1835 nacque Giuseppe Melchiorre Sarto, eletto Papa nel 1903, che con il nome di Pio X guidò la Chiesa cattolica fino alla sua morte nell’agosto del 1914. Fu beatificato da Papa Pio XII nel 1951 e proclamato santo nel 1954.

Campione in carica, detentore del titolo, è Luigi Fabian di Castelfranco Veneto

Campionato del mondo del museto
Il sindaco di Riese Pio X, il “Gran Norcino” Matteo Guidolin, con Walter Porcellato, 
vicepresidente della Confraternita del Museto, nonché patron della “Caneva dei Biasio”

Il campione in carica è Luigi Fabian di Salvarosa di Castelfranco Veneto, che dovrà dimostrare di essere all’altezza del titolo. Gli sfidanti non mancano. Quest’anno, infatti, la supersfida vedrà in gara 48 norcini, nuovo record della manifestazione. L’anno scorso furono 36 in rappresentanza di cinque province venete (Treviso, Padova, Venezia, Vicenza, Verona) e di alcune località del Friuli. 

Lunedì prossimo 15 gennaio presso la sede storica della Confraternita del Museto, la “Caneva dei Biasio”, trattoria e azienda viticola di Riese Pio X, verrà effettuato il turno di selezione dei 12 finalisti. Due hanno già il diritto di entrare in finale grazie ad una “wild card” concessa, per meriti acquisiti, dal direttivo della Confraternita del Museto. Si tratta dell’Antica Osteria Morelli di Canezza (Pergine Valsugana) in rappresentanza del Trentino Alto Adige e dell’azienda Mario Lizzi di Fagagna (Udine) in rappresentanza del Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo, infatti, è quello di estendere l’iniziativa oltre i confini del Veneto. 

Alla finalissima attesi oltre 300 buongustai (Casa Riese sold out in poche ore) 

Il classico museto (cotechino) veneto che si scioglie in bocca

La finalissima sarà ospitata nei saloni di Casa Riese il 17 gennaio, struttura che permetterà di accogliere a cena oltre trecento buongustai (evento sold out in pochissime ore) che assaggeranno i “museti” in concorso. Al termine della degustazione sarà proclamato il vincitore della disfida. Impegnativo il compito della giuria composta tra gli altri dal sindaco di Treviso Mario Conte, da Cesare De Stefani, figlio di macellai, nume tutelare a Valdobbiadene della famosa “Osteria Senza l’oste” e da Paolo Manzan, titolare dell’azienda agricola “Nonno Andrea” di Villorba. Quest’anno, oltre al trofeo assegnato al vincitore assoluto, sarà premiato il miglior museto trevigiano, premio destinato ai norcini della Marca Trevigiana. 

Nell’albo d’oro del “Festival” al primo posto il re della cotica Pierluigi De Meneghi

museto crudo

Lo scorso anno, come si diceva, ha vinto Luigi Fabian, ora in pensione, personaggio mitico che ha dedicato la propria vita all’allevamento di animali e all’agricoltura. Barba bianca da Babbo Natale, mani nodose: negli anni ha lavorato con i bachi da seta, ha coltivato tabacco, ha allestito un vivaio, ha prodotto carne e latte e adesso gestisce una piccola produzione locale, aiutato per la macellazione dal norcino Giorgio Squizzato. 

Nell’albo d’oro, sul gradino più alto del podio svetta sempre il “Re della Cotica”, Pierluigi De Meneghi che ha trionfato in due edizioni (nel 2022 e nel 2020). Con una vittoria a testa gli altri vincitori: Luciano Ceccato di Riese Pio X che si è aggiudicato il trofeo nella prima edizione del concorso (2018), i The Kings of Matcha di Montebelluna (nel 2019) e Luigi Fabian di Castelfranco Veneto (nel 2023).


Anteprima del “Festival” la disfida per la scelta della miglior salsa al cren

Il campionato del mondo del Museto è inserito all’interno delle iniziative di “Porcomondo”, il Festival Suin Generis che inizia il 12 gennaio con la gara – una ghiotta anteprima – per la scelta della migliore salsa al cren. Teatro della contesa in questo caso è il  Bar Al Molino, in via Feltrina a Montebelluna. Dopo la disfida di mercoledì 17 gennaio, la programmazione degli eventi collaterali proseguirà il 19 gennaio alle ore 10 presso l’Istituto Agrario Domenico Sartor, con un convegno dal titolo “Il maiale: un organismo gen-eticamente trasformato”. 

Domenica 21 gennaio, a Fagagna, in provincia di Udine, si terrà la grande festa in onore di Sant’Antonio Abate: la “Sant Antoni Fieste dal Purcitar” con appuntamento alle 10.30 al Museo della Civiltà Contadina. 

A Castelfranco la “Disfida del salame” e a Campo San Martino la “Magna Porcatio” 

Altro evento molto atteso è la “Disfida del Salame” in programma venerdì 26 gennaio, alle ore 20, all’Albergo alla Speranza di Castelfranco Veneto. Sabato 27 gennaio alle ore 20, all’Agriturismo La Penisola, a Campo San Martino (nel Padovano) andrà in scena invece la trentesima edizione della “Magna Porcatio”. 

Altri appuntamenti. Venerdì 9 febbraio prenderà il via il corso per la preparazione della vera focaccia veneta, presso il frantoio Callegari di Maser. Venerdì 16 febbraio presso Ferrowine (Castelfranco Veneto), sarà la volta della rassegna “Muset & Champagne” con la consegna del terzo premio “Suin Generis” al mitico Arrigo Cipriani (lo scorso anno fu premiato Pierluigi Pardo, noto giornalista sportivo). Infine, giovedì 17 febbraio, a Maser la degustazione organizzata dalla Condotta Slow Food Alto Muson e Brenta. Che altro aggiungere? Evviva e buon “museto” a tutti.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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