A Merano il summit mondiale del vino
E’ stato ribattezzato il summit mondiale del vino.
Non il solito festival, visto che di rassegne legate al settore ormai se ne contano a migliaia in ogni angolo del pianeta.
Summit che ricorda, per importanza e prestigio, il Forum mondiale dell’Econonia che ogni anno richiama nella vicina località svizzera di Davos (Canton Grigioni) esperti del mondo della finanza, economisti, politici, capi di Stato, premi Nobel.
Quest’anno l’edizione numero 31 del Merano WineFestival avrà come tema di fondo la sostenibilità, la sicurezza alimentare, il problema dell’acqua in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, i disciplinari di produzione e le certificazioni.
Argomenti sempre più urgenti che il patron del festival Helmuth Köcher ha voluto valorizzare coinvolgendo nomi illustri ed esperti in una conferenza al vertice che vuole lanciare un messaggio positivo e propositivo al mondo del wine & food e non solo.
Eleganza, stile, raffinatezza: il fascino del Merano WineFestival
Eleganza, stile, raffinatezza.
In una parola: fascino. Queste le parole che da anni ormai identificano uno degli eventi più glamour del mondo del vino: il Merano WineFestival, manifestazione unica ed esclusiva che dal 1992 richiama nella città del Passirio il meglio della produzione enologica italiana e internazionale.
Etichette che fanno sognare i wine lover. Quest’anno si celebra la trentunesima edizione (4-8 novembre 2022), un’edizione storica che ha come titolo “Il respiro e il grido della terra”.
Saranno cinque giorni di incontri, tavole rotonde, conferenze, degustazioni, master class, show cooking, serate conviviali.
Tra gli appuntamenti più importanti nel ricco programma dei cinque giorni meranesi figurano gli eventi dedicati ai vini bio (Piwi e non solo) e un focus sui vini sostenibili con Georgia, Campania e Abruzzo a confronto.
Annunciata la presenza di oltre 50 buyer provenienti da tutto il mondo, di 6.500 eno appassionati e addetti ai lavori di oltre 700 produttori tra “Wine Food Spirits Beer” con 330 etichette nella The WineHunter Area oltre alle cantine top del BelPaese.
Previsti oltre 50 eventi tra materclass, talk show, presentazioni, conferenze stampa, shoowcooking, incontri convivisali e special dinner.
Respiro e grido della terra: il problena dell’acqua risorsa fondamentale
Ad aprire il programma è il summit “Respiro e grido della terra”: alcuni gruppi di analisi e approfondimento
affronteranno il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita.
Ampio spazio sarà dedicato all’innovazione, alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità delle filiere enologiche, alle certificazioni in viticoltura, nonché alle storie di successo di alcune realtà nazionali e internazionali come, ad esempio, il modello “Abruzzo sostenibile”.
Il summit avrà come obiettivo la redazione di un “Manifesto” che verrà sottoscritto da tutti gli opinion leader e verrà consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Altro evento di sicuro interesse sarà l’ormai consolidato appuntamento “Naturae et Purae” ideato da Helmuth Köcher e dal giornalista Angelo Carrillo, quest’anno dedicato al tema “Wine Resilience Spiriti Estremi: dalle isole del Mediterraneo a quelle dello spirito”.
E tra le curiosità il convegno dedicato alla Malvasia: “Vini e paesaggi del Mediterraneo: dalle Eolie all’Istria passando per le Isole Lofoten, storia di un vino culturale” con banco d’assaggio. Ed ancora una panoramica sulle anfore Georgiane “Terracruda” (domenica 6 novembre).
La premiazione dei Platinum Award 2022 assegnati da Helmuth Köcher
Tra le novità dell’edizione 2022 del Festival la premiazione dei “Platinum Award” 2022, il prestigioso riconoscimento assegnato da The WineHunter Helmuth Köcher.
Tra gli ospiti della serata, anche Gerry Scotti, che ha ottenuto la prestigiosa Corona dalla guida Vinibuoni d’Italia 2023 per il suo Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Extra Brut.
E sempre Scotti riceverà dalla guida del Touring Club Italiano un premio speciale in qualità di ambasciatore del vino italiano.
Frutto di un intero anno di ricerca da parte di The WineHunter Helmut Köcher e delle sue commissioni di assaggio, la guida The WineHunter Award (con la la lista dei TOP 100 wine e TOP 50 prodotti culinari candidati al Platinum Award)
rappresenta l’apice di un prestigioso lavoro di selezione volto a dare voce e valore ai vini e ai prodotti Food, Spirits e Beer che si distinguono nel panorama wine & food italiano e internazionale. Eccellenze che trovano nel palcoscenico di Merano WineFestival la loro massima celebrazione.
Competenza ed esperienza sono alla base della “caccia al miglior vino e prodotto gastronomico”.
Una ricerca costante da parte di Helmuth Köcher e delle commissioni d’assaggio, confermata dal sempre crescente numero di prodotti inviati in degustazione, e che proclama solo le migliori aziende enogastronomiche che partecipano all’esclusiva kermesse altoatesina.
Cento etichette si contendono il prestigioso Platinum Award: 5 sono trentine
Sono circa 7 mila i vini degustati dalle commissioni di assaggio di Helmuth Köcher durante l’anno, 3.448 dei quali premiati con The WineHunter: a 2.574 è stato assegnato l’Award Rosso (90 – 92,99 punti) e a 874 l’Award Gold (93 – 95,99 punti).
Di questi ultimi, i migliori TOP 100 rappresentano i candidati al Platinum Award, premio che verrà assegnato durante la cerimonia di apertura di Merano WineFestival (sabato 5 novembre).
Tra le “nomination” figurano anche cinque etichette trentine: il Trentodoc Blanc de Blancs Metodo Classico Brut e il Trentodoc Rosé millesimato Extra Brut 2018 di Maso Martis; il Trentodoc Metodo Classico Brut 2017 della Cantina Madonna dlle Vittorie; il Trentodoc Riserva 2012 della Cantina Rotaliana e il Trentodoc Brut 976 Riserva del Fondatore della maison Letrari.
Ricordiamo che l’Award Platinum, il riconoscimento più prestigioso viene assegnato ai vini che si sono distinti per eccellenza e unicità.
L’Award Rosso è assegnato ai vini con un punteggio da 88 a 89,99 centesimisi; l’Award Gold ai vini che ottengono un punteggio da 90 a 94,99 centesimi; il Platinum premia i vini chi hanno ottenuto più di 95 punti su 100.
In stampa vi è anche la versione cartacea della guida, The WineHunter Guide 2022-2023 che verrà presentata ufficialmente il prossimo 2 dicembre.
Costituisce un nuovo prestigioso biglietto da visita che rafforza il brand nel mondo e le collaborazioni con i produttori, anche attraverso il lavoro dei nuovi The WineHunter Ambassador.
L’arciduca Giovanni d’Austria e le nuove varietà (Riesling) introdotte in Alto Adige
Ieri, oggi, domani: Merano Wine Festival affonda le sue radici nel passato e guarda al futuro. La storia che simbolicamente disegna le sue origini riporta al 1830 quando l’Arciduca Giovanni d’Austria, pioniere della nuova viticoltura, introduce nel territorio nuove varietà come il Riesling e contribuisce allo sviluppo della gamma di vini che oggi l’Alto Adige può vantare.
È la prima volta che si parla di ricerca dell’eccellenza, della selezione della migliore qualità: la stessa che Helmuth Köcher eredita e valorizza quando mette in scena una delle kermesse del panorama wine & food più importanti in Italia e in Europa.
Un passaggio di testimone simbolicamente ritratto nel cortometraggio del regista Carlo Guttadauro che narra le origini di Merano Wine Festival attraverso un breve docufilm (Teatro Puccini, venerdì 4 novembre, ore 18.30).
Il Merano WineFestival è anche un inno all’arte e alla letteratura
Il Merano WineFestival è da sempre anche un inno all’arte, alla letteratura e alle sue innumerevoli espressioni, a partire dalle prestigiose location meranesi che ospitano il summit: dalle affascinanti Sale del Kurhaus al Teatro Puccini.
Tante le iniziative legate al mondo della creatività grazie anche alla partnership con Merano Arte, che ospita un’anteprima di Merano Wine Festival, in collaborazione con Casabella “New Italian Wineries & Architecture”, presente tra i The WineHunter Talks all’Hotel Therme.
In calendario anche la presentazione di alcune guide enogastronomiche e due libri: “Il Bicchiere d’Argento” a cura di Cucchiaio d’Argento e “I Vini del Cuore” del sommelier romagnolo Luca Gardini.
In alto i calici. Prosit.
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