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A Conegliano sorgerà il Parco-Museo del Prosecco

A Conegliano sorgerà il Parco-Museo del Prosecco Nascerà su un'area industriale di 7 ettari. 

A Conegliano sorgerà il Parco-Museo del Prosecco

Nascerà su un’area industriale di 7 ettari. 

Il rendering del Parco Prosecco- museo, auditorium, food & beverage

Previsto un auditorium da 900 posti con una serie di servizi di accoglienza, ristorazione e valorizzazione dei prodotti food & beverage del territorio.

La storia racconta che il Prosecco è nato a Conegliano grazie ad una felice intuizione di Antonio Carpenè, la cui famiglia guida ancora la Carpenè Malvolti, cantina da lui fondata nel 1868. 

Oggi, 150 anni dopo, proprio a Conegliano, in un’area industriale di 7 ettari, l’ex Fornace Tomasi, sta per sorgere il “Parco del Prosecco”. 

Un’area che sarà focalizzata su servizi di accoglienza, ristorazione, valorizzazione dei prodotti food & beverage del territorio. 

Avrà un incubatore di start up tecnologiche, un Museo del Prosecco e un auditorium da 900 posti. 

Un investimento virtuoso, l’ennesimo, sulla scia del travolgente successo del fenomeno Prosecco (750 milioni di bottiglie) e del boom dell’agriturismo. 

Antonio Carpenè, il padre del Prosecco

A realizzarlo, grazie ad un accordo siglato tra Regione Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Conegliano, sarà lo Studio di Progettazione Omnivert, che ha sede a Conegliano. 

A finanziarlo, con un piano da 80 milioni di euro, sarà un veicolo finanziario creato ad hoc da parte di Run Asset Management (Ram) del gruppo Run Capital Partners, la società di gestione incaricata da Omnivert.

“Dobbiamo ancora capire bene i dettagli, e come potremo essere coinvolti a livello di Consorzio, ma sicuramente è un progetto potenzialmente molto interessante”, ha commentato Elvira Bortolomiol, produttrice e presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg.

Prosecco

 Il Ceo di Ram è Luca Padovan, che, al quotidiano locale “Nordesteconomia”, ha spiegato: “E’ un intervento molto interessante, pensiamo che investire in real asset del territorio legati al food e al turismo possa riservare soddisfazioni. 

Sarà un decennio di grande crescita dell’agritech e delle iniziative che connettono agricoltura, tecnologia, turismo. 

Infine, il piano offre un’attenzione particolare alla sostenibilità e siamo convinti che investire in questo ambito restituisca valore nel lungo periodo”. L’inizio dei lavori è previsto nella prima metà del 2023. 

In alto i calici. Prosit… con un calice di Prosecco, naturalmente.


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