
“A che punto siamo”: Il Bursôn, Re di Romagna, sfida l’eccellenza enologica d’Italia e di Bordeaux
La storica tenzone che da vent’anni vede il Bursôn (vino da Uva Longanesi, autoctono della Romagna) confrontarsi con i grandi rossi italiani, si arricchisce di un nuovo, prestigioso capitolo internazionale con l’ingresso in campo di un ospite d’Oltralpe.
L’evento, intitolato emblematicamente “A che punto siamo”, sarà il palcoscenico di una rinomata degustazione alla cieca che mette il vino romagnolo in competizione con etichette di calibro come il Brunello di Montalcino e il Barolo, ripercorrendo i due decenni di confronti con l’eccellenza enologica nazionale.
La magnifica cena-degustazione, che unisce le tradizionali leccornie ai cinque vini in gara, si terrà Martedì 25 Novembre, alle ore 19:30, presso il Ristorante all’Infinito di Bagnacavallo (Ravenna).
Caratteristica distintiva della manifestazione è la partecipazione di tutti i produttori in gara, che prendono parte alla serata di convivio insieme a una qualificata schiera di giornalisti nazionali. Il giudizio sui vini, come da tradizione, sarà espresso in modo anonimo dal pubblico dei commensali.
I Vini Protagonisti del Confronto (Annata 2018)
I calici della serata vedranno la presenza di cinque etichette prestigiose, tutte dell’annata 2018, pronte a sfidarsi in un confronto di stili e territori.
L’Orgoglio Romagnolo: A rappresentare la bassa Romagna sarà Il Bursôn 2018 di Tenuta Uccellina (Russi, RA). Fondata nel 1985, la Tenuta Uccellina ricerca l’essenza della “Romagna dei Vini” lavorando l’autoctono Uva Longanesi con raccolta manuale e rispetto per la materia prima.
I Grandi Rossi Italiani: Il fronte italiano è rafforzato da tre espressioni territoriali di altissimo livello. Dalla Valpolicella giunge l’Amarone della Valpolicella DOCG 2018 dell’azienda Sabaini, ottenuto tramite la tradizionale tecnica dell’appassimento delle uve e noto per i suoi sentori di frutta sotto spirito, caffè e cacao.
Dal Carso Triestino, l’Azienda Agricola Colja Jozko presenta il suo Terrano Venezia Giulia IGT 2018, un vino 100% autoctono, noto per la sua spiccata mineralità, acidità e sapidità donate dal terreno calcareo.

Infine, dalla provincia di Treviso, l’Azienda Col Vendrà propone il Col di Ciso Colli di Conegliano Docg 2018, un blend corposo e armonico di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Marzemino.
L’Ospite d’Oltralpe: A dare il tocco internazionale è il Bordeaux Chateau Apogée – Lalande de Pomerol 2018 dei Domaines Alain Aubert. Lalande de Pomerol è una denominazione della Rive Droite (sponda destra) di Bordeaux con terroir di ghiaie e argille che esalta il Merlot.
Il vino è un’espressione elegante dell’annata d’élite 2018, raffinato, fruttato e con tannini fini, affinato in botti di rovere.
L’appuntamento del 25 Novembre si preannuncia come una degustazione memorabile, pronta a decretare il vincitore del confronto “alla cieca” tra l’identità romagnola, la tradizione italiana e il prestigio francese.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri




