
La rabbia dei viticoltori francesi: alla Lidl una bottiglia di Bordeaux a 1,39 euro
In Francia esplode la rabbia dei viticoltori francesi: sugli scaffali della Lidl una bottiglia di Bordeaux è venduta in promozione a 1,39 euro.
C’era una volta la Francia come modello di riferimento con i suoi grandi vini e con i suoi châteaux che per qualche tempo sono stati oggetto del desiderio di tanti investitori cinesi ed asiatici.
C’era la Frncia con le sue blasonatissime maison di Champagne e le più prestigiose bollicine del mondo, la cui luce abbagliante in qualche modo impediva di vedere il sottobosco dei vini a basso prezzo prodotti in quantità che oggi il mercato non è più capace di assorbire, o che restano in cantina e vengono venduti a prezzi stracciati.
La rabbia dei viticoltori di Bordeaux è esplosa nei giorni scorsi dopo che la Lidl ha messo in vendita promozionale il Croix de Ceyssac, un Bordeaux AOC (Appellations d’Origine Controllée) a 1,39 euro per la seconda bottiglia, con uno sconto del 30% rispetto alla prima (venduta sugli scaffali a 1,99 euro).
In crisi profonda il modello francese con i suoi vini e i suoi châteaux
Il modello francese con i suoi grandi vini pagati a prezzi stellari e i suoi châteaux è in crisi profonda, tanto da metterne in discussione la sopravvivenza. Almeno, è quello che hanno scritto nero su bianco le rappresentanze delle varie categorie del mondo vitivinicolo in una lettera consegnata al Ministro dell’Agricoltura francese, Annie Genevard.
“La filiera vitivinicola è a un punto di svolta. O la sosteniamo, o assisteremo al suo crollo. Chiediamo la responsabilità dello Stato per avviare, senza indugio, un vero e proprio piano di salvataggio.
” Di fronte a quella che viene definita una situazione senza precedenti, le richieste urgenti convergono su sostegno allo sradicamento dei vigneti, la distillazione per la produzione di biocarburanti, assistenza e supporto al flusso di cassa per le cantine cooperative e riforma della legge Egalim per garantire una giusta remunerazione.”
In alto i calici. Prosit! (GIUSE PPE CASAGRANDE)
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