La parola ai produttori

Elena Walch brinda con il Gewürztraminer “Concerto Grosso” Tramin-Söll 

Elena Walch brinda con il Gewürztraminer "Concerto Grosso" Tramin-Söll  Le nuove Unità Geografiche Aggiuntive, recentemente introdotte anche in Alto Adige,

Elena Walch brinda con il Gewürztraminer “Concerto Grosso” Tramin-Söll 

Le nuove Unità Geografiche Aggiuntive, recentemente introdotte anche in Alto Adige, sottolineano l’importanza del terroir vitivinicolo di Termeno e di altre storiche località che erano presenti già nel Catasto Teresiano”.

Le famose denominazioni d’origine (Doc, Docg, Dop, Igt) hanno svolto un ruolo importante nella storia d’enologia italiana ed europea valorizzando i territori e le caratteristiche di un vino. Ma da sole non erano sufficienti a garantire la carta d’identità di un prodotto legato ad una determinata zona: i famosi “cru” della Francia.

Ecco che, dopo non pochi tentennamenti e ritrosie, si è fatta strada anche in Italia l’istituzione delle cosiddette Unità Geografiche Aggiuntive (UGA). E l’Alto Adige, territorio tra i più prestigiosi d’Italia soprattutto per la produzione di vini bianchi d’eccellenza (e con il valore dei vigneti che, nella zona del Lago di Caldaro, ad esempio, supera il milione di euro ad ettaro) è stato il primo a dare concretezza ad un progetto che parte da lontano. Chapeau!

Il Ministero dell’Agricoltura ha dato l’ok a 86 Unità Geografiche Aggiuntive

L’abbinamento a tavola con il pesce- molluschi, polpi, scampi, sushi e aragoste

Recentemente il Ministero dell’Agricoltura ha dato l’ok ufficiale ad 86 Unità Geografiche Aggiuntive individuate e documentate fin nei minimi dettagli. “E’ grazie a questo provvedimento – ha spiegato il presidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler – che il settore vitivinicolo dell’Alto Adige compie un ulteriore passo in direzione dell’unicità e della valorizzazione del nostro territorio”.

Gries, Mazon, Eppan Berg, Tramin o Brenntal, solo per fare alcuni esempi, sono i nomi delle Unità Geografiche Aggiuntive che potranno essere indicate in etichetta insieme alla denominazione Alto Adige Doc.

Martin Foradori: “Le denominazioni erano presenti nel Catasto Teresiano”

Martin Foradori Hofstätter, vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige

Grazie al Catasto Teresiano della metà del XVIII secolo siamo stati in grado di risalire ai nomi storicamente attribuiti alle zone di coltivazione, ha sottolineato il vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige (nonché titolare della Tenuta J.Hofstätter di Termeno), Martin Foradori. Oltre alla zonazione geografica, sono stati definiti anche i vitigni più adatti alle singole parcelle.

“È importante precisare che il viticoltore potrà, comunque, continuare a coltivare, anche nelle Uga definite, i vitigni ammessi in Alto Adige”, ha spiegato Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige. “Tuttavia, a poter essere identificati come vini da unità geografica aggiuntiva, saranno solo quelli prodotti da varietà selezionati dagli esperti con una riduzione del 25% sulla quantità ammessa per la Doc Alto Adige. 

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Martin Foradori – è portare nella bottiglia le speciali caratteristiche delle diverse zone. Terroir non deve essere solo un concetto per il marketing, ma deve essere riconoscibile anche nel bicchiere.”

Quattro zone: Tramin-Söll, Tramin-St. Jakob, Tramin-Plon e Tramin-Rungg

Karoline e Julia Walch, prova d’assaggio del Gewürztraminer Concerto Grosso Tramin-Söll

Anche Termeno – cuore pulsante della viticoltura altoatesina – ha ottenuto la nuova, prestigiosa ed esclusiva carta d’identità con il riconoscimento di Unità Geografica Aggiuntiva per il Gewürztraminer. Quattro le località storiche interessate al provvedimento: Tramin-Söll, Tramin-St. Jakob, Tramin-Plon e Tramin-Rungg. Queste nuove zone rafforzano il legame profondo e identitario tra il

celebre vitigno aromatico e il suo territorio d’origine. Le etichette potranno quindi riportare

la precisa zona di provenienza del vino accanto alla denominazione Alto Adige DOC, offrendo

ai consumatori una chiave di lettura più chiara sull’origine dei vini. 

Le nuove Unità Geografiche Aggiuntive rappresentano un’opportunità strategica per aumentare la riconoscibilità e la visibilità internazionale dei vini di Termeno.

L’impegno di Elena Walch per il riconoscimento del Gewürztraminer

Elena Walch con le figlie Julia e Karoline bridano con la Grande Cuvée Beyond The Clouds

“Il Gewürztraminer è una delle varietà più antiche d’Europa e affonda il suo nome storico proprio a Tramin – ha spiegato Julia Walch – una connessione celebrata anche da importanti personaggi come Goethe. Le nuove Unità Geografiche Aggiuntive di Tramin sanciscono e proteggono ufficialmente questa eredità culturale e vitivinicola, promuovendo una maggiore valorizzazione del terroir e una più chiara distinzione qualitativa anche a livello internazionale.”

Decisiva nel perorare la causa per introduzione di queste nuove zone è stata l’azione dell’azienda di Elena Walch, che si è impegnata per anni con determinazione nella creazione delle UGA legate a Tramin. Grazie alla costante ricerca della qualità e all’autenticità del terroir, l’azienda familiare ha avuto un ruolo fondamentale nel riconoscimento ufficiale delle zone di coltivazione di Tramin come singole unità geografiche aggiuntive associate al Gewürztraminer.

Il “Concerto Grosso” Tramin-Söll 2024 è il primo vino della casa a fregiarsi della nuova zonazione: nasce a 430 metri sul livello del mare su suolo argilloso con substrato di roccia porfirica ed  esposizione Sud-Est. Le forti escursioni termiche tra giornate soleggiate e notti fresche conferiscono  al vino un profilo aromatico intenso, grande complessità e uno straordinario potenziale evolutivo.

Il debutto del Gewürztraminer “Concerto Grosso” Tramin-Söll 

Con questo progetto, il debutto del Gewürztraminer “Concerto Grosso” Tramin-Söll  – ha sottolineato Karoline  Walch – rappresenta un traguardo significativo per l’azienda di famiglia e per l’intero territorio, rafforzando l’identità di Tramin come culla del Gewürztraminer nel panorama enologico internazionale.

Il Gewürztraminer “Concerto Grosso” rimane impresso nella memoria. Caratterizzato da un colore dorato chiaro e invitante, colpisce al primo impatto con un gioco affascinante di aromi: le note fruttate di arance candite e agrumi si fondono con sentori di miele, cannella e chiodi di garofano. Al palato, si distingue per la sua struttura avvolge nte, ma delicata, con un finale lungo e speziato. Un vino che seduce e affascina. A tavola si sposa con il pesce (in particolare molluschi, scampi, sushi e aragoste), ma non disdegna altri abbinamenti, ad esempio con i formaggi erborinati.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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