Stile e Società

Luci di Terre di Gratia, il nuovo Metodo Classico opera d’arte

Il nuovo spumante rosé Luci, di Terre di Gratia nasce da un vitigno reliqua, il Lucignola, una varietà rossa autoctona, grazie ad un progetto di sperimentazione della Regione Siciliana seguito con attenzione da parte dell’azienda vinicola di Camporeale.

Ci sono cose che possono accadere solo nel mondo del vino e, ancora di più, solo in Sicilia. Basta mettere assieme il pubblico, Regione Siciliana e un privato attento ai progetti sperimentali, Terre di Gratia, e il risultato è brillante. Il progetto su “Identità e ricchezza del vigneto Sicilia”, coordinato dal professor Attilio Scienza nel 2015 era volto a proteggere e valorizzare il patrimonio viticolo siciliano e il suo germoplasma, con particolare attenzione alla conservazione delle specie autoctone e alla loro certificazione, così da garantire l’integrità sanitaria e l’identità varietale.

 

gaspare e rosario triolo

In una sola parola, la biodiversità. Terre di Gratia ha seguito con attenzione le sperimentazioni sui vitigni reliqua, in particolare ha voluto investire sul Lucignola, una varietà rossa autoctona originaria dei Nebrodi e figlia diretta del Sangiovese. Il risultato, Luci un Metodo Classico rosé, piacevole e fresco con perlage finissimo e persistente, una spiccata acidità al naso sprigiona note di fragolina, ribes rosso e mango. In bocca, la bollicina fine esalta la freschezza e la sapidità. “Non è stato facile per noi reperire le gemme – dice Gaspare Triolo di Terre di Gratia – dalle poche piante presenti in Sicilia nel 2019. Un lavoro arduo a tal punto che l’innesto del vigneto ha richiesto due anni. Oggi siamo tra i pochissimi a vinificare questa antichissima varietà, ma gli unici ad aver osato esordire con il Metodo Classico”.

 

Hanno fatto bene a osare! Il Luci Metodo Classico rosé è della vendemmia 2022, rimasto in acciaio per 6 mesi fino a maggio 2023, imbottigliato coi lieviti indigeni selezionati e in cui comincia la presa di spuma. Un anno e mezzo di sosta sui lieviti fino a novembre 2024, quando avviene la sboccatura. Dosaggio extra brut, solo 240 bottiglie prodotte, una chicca. Per dare ancora più valore al Luci, ogni bottiglia incorpora un’opera d’arte realizzata all’artista siciliano Daniele Favaloro, tutte diverse fra loro, ma con un fil rouge che le unisce, secondo la tecnica kintsugi, che dall’imperfezione e da una ferita fa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore. T

 

erre di Gratia nasce nel 1934 a Camporeale, in provincia di Palermo, nel cuore della Sicilia occidentale. È il sogno realizzato di Gaspare e Rosario Triolo, quinta generazione dell’azienda agricola di famiglia. Nel 2005 iniziano a vinificare e a valorizzare i vitigni autoctoni, come Catarratto, Perricone e Syrah, oggi basi portanti del nuovo disciplinare della Doc Monreale. Grande attenzione è rivolta alla sostenibilità: dal 2010 tutta la produzione è certificata biologica.

 

Dal 2018 tutti i vini sono realizzati con gli esclusivi lieviti indigeni selezionati per esaltare l’identità del vitigno e del suo territorio di produzione. La vinificazione, l’imbottigliamento e la logistica sono realizzati utilizzando esclusivamente fonti di energia rinnovabili grazie all’utilizzo di impianti fotovoltaici per l’immagazzinamento della luce solare. Per il packaging vengono utilizzate le bottiglie più leggere disponibili sul mercato, materiali di riciclo, confezioni a basso impatto ambientale. Dal 2018 non vengono più stampati né cataloghi e né brochure.

 

 

Piero Rotolo


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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