I Viaggi di Graspo

A Vinitaly, “ La Biodiversità Viticola”, il senso di una presenza

A Vinitaly, “ La Biodiversità Viticola”, il senso di una presenza

A Vinitaly, “ La Biodiversità Viticola”, il senso di una presenza

Con Paolo Brogioni, al centro, Direttore di Asso enologi

La gioia di aver concretizzato un progetto,  un Vinitaly ricco di appuntamenti e di soddisfazioni per Graspo, che coincide con la presentazione del secondo prodotto editoriale, 

“La biodiversità viticola. I custodi, i vitigni i vini”.

Da sx Aldo Lorenzoni con Michele Marani CODIVE Condifesa

Tutto combacia e coincide in questo  lungo e attento lavoro che ha interessato 62 vitigni antichi e rari a rischio di estinzione, tutti micro vinificati da Graspo e messi nella condizione di essere degustati, goduti e probabilmente salvati.

Da sx Stefano Del Luongo, Luigino Bertolazzi, Aldo Lorenzoni, Alberto Mazzoni, Luigi Pulizzi, Agata Maggio e Andrea Marletta

Si inizia la domenica con la visita ai molti amici in un crescendo di incontri e di interesse, degustazioni e confronti sul terreno della biodiversità viticola dove la ricchezza in germoplasma dello stivale italico diventa uno scrigno di tesori inesauribile.

 Alle 10.30 di lunedì in Sala Respighi la prima presentazione assieme agli amici di Codive condifesa Verona , pubblico attento e partecipe, ma soprattutto un grande interesse con la degustazione finale in presenza di due  importanti custodi di Graspo Antonio Tebaldi e Gianmarco Guarise. 

Immediatamente dopo sono stati degustati  nell’ordine : Brepona, Leonicena Liseiret, Rossa Burgan, Saccola e Corbina.

 Prendiamo fiato, per tuffarci nel pomeriggio presso lo stand della Regione Veneto nell’ambito del progetto Bionet una importante presentazione/ degustazione fatta assieme a Veneto agricoltura, si tratta del programma di conservazione e recupero di germoplasma viticolo.

Da sx Giogio Salvan, Aldo Lorenzoni, Manna Crespan, Luigino Bertolazzi e Riccardo Velasco

Due vitigni recuperati da Graspo sono in corsa per ottenere l’iscrizione al catalogo nazionale, la Brepona  e la Pontedara una rossa di montagna di grande interesse. 

Da sx Riccardo Velasco , la dott.ssa Gianetti del Crea, Edoardo Ventimiglia e Aldo Lorenzoni

Oltre a questi vitigni abbiamo in questa degustazione altri vini sempre mocro vinificati da Graspo, la Bigolona, il Liseiret, la  Recantina, la Benedina e la Turchetta con la suntuosa chiusura della degustazione con un vino impossibile, il Roter Hoertling vinificato da una unica vite di 422 anni di età, posta nella piazza principale di Margreid in Alto Adige. 

Momento non previsto ma molto gradito la partecipazione del governatore del Veneto Zaia, che si è mostrato molto interessato per i vini e il lavoro di Graspo con Veneto Agricoltura. 

La nostra nuova pubblicazione ha avuto il suo convinto  plauso. 

Foto di gruppo al termine della degustazione

Molto interessanti gli incontri con gli amici del CNR della Basilicata, Stefano Del Luongo accompagnato dalla collega Agata Maggio dello stesso CNR, Andrea Marletta università di Catania e Luigi Pulizzi direttore generale politiche internazionali del MASAF, per meglio delineare le attività di salvaguardia e registrazione dei vitigni a rischio di estinzione. 

Nell’ultimo giorno della kermesse alle 12.00 presentazione ufficiale presso MISAF del volume “La biodiversità viticola.

 I custodi, i vitigni ,i vini, “. Aldo Lorenzoni Presidente di Graspo e Riccardo Velasco Direttore Generale del Crea, hanno delineato i dati salienti della nuova opera, importanti gli interventi di Manna Crespan , ricercatrice del Crea, e di Michele Marani Direttore Generale del Codive  insieme a Edoardo Ventimiglia di Sassotondo, custode e produttore. 

Unanimi i consensi , del pubblico presente ,per l’importanza dell’opera e per il grande lavoro di salvaguardia fatto da Graspo. 

Da sx Luigino Bertolazzi, Marco Stefanini, Claire Hennesy e Aldo Lorenzoni

A pochi passi di distanza, quasi in contemporanea, presso la Regione Veneto i vini di Graspo presentati da Luigino Bertolazzi, enologo di Graspo, insieme a Giovanni Ponchia  Direttore de Consorzio vini Vicenza, con Lisa Chilese Direttore del Consorzio dei Colli Euganei, hanno dato la possibilità di degustare otto vini . 

Da sx Attilio Scienza, Stivie Kim, Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Quattro per territorio: dai Colli Berici, Leonicena, Moschina, Uva Gatta, Gambugliana ; dai Colli Euganei, Pedevenda, Dorona, Corbina, Cavrara per un momento che ha messo nel bicchiere la novità di vini rari quasi tutti mai vinificati negli ultimi decenni, ma soprattutto la modernità e la diversità di gusti  insoliti considerati ormai perduti. 

Toni Mazzetti naturalista padovano Giorgio Salvan produttore , custode ed  enofilo, insieme con Marco Stefanini ricercatore dell’Istituto E.Mach di San Michele all’Adige sono alcune delle persone che sono state con noi, insieme a Claire Hennesy una giornalista di New York molto interessata al nostro lavoro anche in chiave USA. 

In chiusura di Vinitaly la visita ad una amica di GRASPO Stivie Kim, assieme ad Attilio Scienza, per illustrare il progetto con i suoi 62 vitigni, a rischio di estinzione, studiati raccolti e micro-vinificati raccolti con un ordine preciso e logico nel libro sulla Biodiversità Viticola.

Il viaggio continua…,

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

Foto di Gianmarco Guarise

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