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Vinitaly 50 anni e sempre più giovane

Il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati che si tiene a Verona, noto semplicemente come Vinitaly, compie 50 anni e all’inaugurazione ben si è meritato la presenza del Capo dello Stato ospitante, almeno in un genetliaco così importante, dato che non era mai avvenuto nel passato.

Il programma di questi giorni è nutrito, non solo stand regionali di espositori italiani e stranieri ospitati, o per tematica agroalimentare, bensì moltissimi momenti giornalieri di incontri tecnici, culturali, informativi e formativi. Tra questi è da segnalare il Convegno dal titolo «Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant’anni di storia del vino italiano», tenuto dall’Osservatorio del Vino, con i partner ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia, presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf, svoltosi lunedì 11 aprile 2016.

“Abbiamo voluto rendere omaggio a questa 50a edizione di Vinitaly con un convegno che ripercorresse gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei. Un’analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all’estero come ambasciatore d’eccellenza”, ha esordito Domenico Zonin, presidente dell’Osservatorio del Vino.

Domenico_Zonin_Indi ha spiegato come i partner dell’Osservatorio hanno messo a fuoco diversi aspetti dell’evoluzione-rivoluzione del vino italiano: dalla trasformazione della geografia produttiva, che ha visto cambiare radicalmente la tipologia dei vitigni coltivati nel nostro Paese, all’analisi di come è cambiato il marketing del vino delle imprese italiane per arrivare a capire come sono evoluti stili di consumo e strategie distributive. Un cammino di successo che ha portato il vino italiano da commodity a specialty.

“Ora ci aspettano altri cinquant’anni di sviluppo – ha aggiunto Zonin – nei quali grazie all’Osservatorio del Vino e ai suoi partner potremo essere più puntuali e tempestivi nell’orientare le nostre aziende con dati certi e letture approfondite, per studiare strategie aziendali e attività istituzionali aderenti alle necessità del nostro mondo con l’obiettivo di affrontare il mercato senza doverlo subire come, purtroppo, ancora in qualche caso avviene”.Vinitaly da 50 anni rappresenta la piattaforma di promozione all’estero per eccellenza.

Ma per sviluppare il proprio business – ha commentato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – servono anche statistiche e dati di mercato sempre aggiornati. L’Osservatorio del Vino promosso da UIV in questo senso costituisce una risposta concreta. E da oggi può contare anche sulla partnership di Vinitaly, aprendo una finestra di monitoraggio permanente sul comparto che ci aiuterà ad orientare le attività e le strategie a favore del vino italiano, con una voce univoca, autorevole ed internazionale”.

“Il futuro è meglio del passato, però bisogna crederci”, ha VINITALY_RenziMattarellaenfatizzato il Presidente del Consiglio intervenendo nel suo spazio al Salone, e ci crediamo sì, purché il vino italiano mantenga garantita la propria qualità, come pure i nostri distillati e il nostro olio da ogni concorrenza e contraffazione.

Maura Sacher


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