Villa Cà Diedo
Il Veneto annovera tra il suo patrimonio artistico una innumerevole quantità di Ville. La Serenissima, il Palladio e tutti gli architetti della sua scuola hanno sicuramente influenzato il volto di questa regione, ed è facile imbattersi in meravigliosi edifici storici anche nei piccoli paesini di pochi abitanti. Come a Cusinate, frazione di Rosà (Vicenza) dove, immersa nel verde l’affascinante Villa Cà Diedo si erge in tutta la sua magnificenza. Una dimora storica, risalente al XVI secolo, che incarna la grazia e l’eleganza di un’architettura che è diventata un segno distintivo di questa regione, testimone silenziosa di secoli di storia e vicende familiari, questa villa settecentesca rappresenta un vero gioiello del patrimonio culturale del territorio di Bassano del Grappa.
Architettura e contesto storico
La costruzione della villa risale agli inizi del XVI secolo, un periodo di grande fioritura per l’architettura delle ville nobiliari, in cui le ricche famiglie erano solite investire nella realizzazione di residenze di campagna che unissero l’eleganza estetica alla funzionalità legata alla gestione dei fondi agricoli.

Villa Cà Diedo, con la sua struttura e le sue linee, riflette lo stile tipico dell’epoca, pur conservando un carattere distintivo.
Il parco secolare della villa
Ad aggiungere fascino a questa residenza storica è proprio il suo giardino: un parco secolare, esteso per circa 30.000 mq, ideato

nel XIX secolo dal celebre botanico e naturalista Alberto Parolini, nativo di questi luoghi. Una vera e propria oasi ecologica, un ambiente di grande bellezza e tranquillità con specie rare come la sequoia e tanto di laghetto. E, come in quasi tutte le ville nobiliari, l’immancabile chiesetta privata, tuttora consacrata.
Una location perfetta per eventi e ristorazione

Dopo aver attraversato i secoli e diverse vicende familiari, Villa Cà Diedo è ora di proprietà dello chef Guglielmo Di Somma,

che ha portato qui, negli eleganti saloni, il suo storico ristorante Il Delicato fondato nel 2000 a Mussolente (VI). Deliziosi i piatti, che colpiscono per l’altissima qualità delle materie prime e l’elegante dresser la table. Un’esperienza da ristorante stellato ma Guglielmo non ne vuole sapere:
non mi interessano le stelle, io sto già in paradiso,
dice. Originario di Castellammare di Stabia, Di Somma ha portato con sé le radici mediterranee e la passione per il mare, trasformandole in una cucina che unisce raffinatezza e semplicità, sempre nel segno della massima qualità degli ingredienti e nel rispetto per le materie prime, dedicata principalmente al pesce.
Spiega lo chef:
Villa Ca’ Diedo vuole essere un luogo di relax immerso nella natura, ma anche uno spazio aperto alla cultura e alla convivialità. Immaginiamo la villa come un punto d’incontro tra arte, storia e gastronomia, dove il tempo rallenta e le persone possono ritrovare armonia, serenità e bellezza.
Villa Cà Diedo a Rosà è molto più di una villa veneta; è un luogo dove arte, natura e storia si incontrano, offrendo uno spaccato affascinante della vita nobiliare veneta, per chiunque voglia immergersi nella bellezza del territorio vicentino.
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