Stile e Società

Sunday Soup: il pranzo a sostegno di un progetto

Prendi una domenica, prepara una zuppa e presenta un progetto. Da qualche anno anche in Italia prende piede questo sistema di fundraising largamente diffuso negli Stati Uniti con il nome di “Sunday Soup”, un pranzo collettivo della domenica allo scopo di generare risorse da destinare a progetti sociali e/o culturali.

 

L’idea nasce a Chicago nel 2007 e oggi le basi per iniziative di microfinanziamento attraverso il cibo sono un centinaio in tutto il globo, presenti in Canada, Messico, Giappone, Australia, Ucraina, Francia, Spagna, e altre Nazioni. Il “Sunday Soup” è un modello di base per il sostegno di progetti creativi di piccole e medie dimensioni attraverso un pasto in gruppo.
La formula è molto semplice e informale: delle persone si riuniscono per condividere un pasto preparato sul momento al corrispettivo di un prezzo conveniente (15-20 euro), vengono presentati alcuni progetti da avviare o già in corso, i commensali costituiscono la giuria ed esprimono un voto di preferenza, gli introiti al netto dei costi vanno a sovvenzionare il progetto creativo votato a maggioranza come preferito o più meritevole.
Agli artisti selezionati viene offerta la possibilità di presentare il loro progetto (che può essere strettamente personale o a sfondo sociale) ad un pubblico, con esperti e non, di confrontarsi e dialogare, ed anche di esprimere la loro creatività dal vivo, con l’aiuto del cibo a far da pretesto e da perno.
È senza dubbio un modo per conoscersi e farsi conoscere, fare rete, ma soprattutto passare una giornata diversa, in cui la cultura del cibo si gemella con l’arte.

 

«Per finanziare la cultura a volte basta una zuppa di fagioli. Può sembrare incredibile, ma in un’epoca in cui l’arte non può più contare su un mecenate pubblico e in cui tutte le soluzioni sembrano arrivare da internet, noi invece abbiamo deciso di metterci a tavola», dice Eléonore Grassi, una delle animatrici di “Cosa Bolle in Pentola?”, linea di pranzi collettivi nata per sostenere progetti creativi a Bologna e recentemente selezionato tra i finalisti del progetto «Che Fare», dedicato ai progetti culturali ad alto grado di innovazione. Tra i vincitori delle ultime edizioni c’è stato il progetto di mappatura online delle aree verdi cittadine (orti urbani ma non solo).
Altre tavole itineranti sono organizzate dallo studio d’arte e design CTRLZAK che dal 2010 organizza eventi culinari itineranti sotto il nome di “Tavola Periodica”. Da Milano a Venezia, da Siracusa a Torino, da Brescia a Verona, dove si è svolto il primo evento del 2013, la formula è la stessa: «Meet people, eat food, fund art». Nessuna disciplina è esclusa, possono richiedere i finanziamenti, singoli o gruppi che cerchino fondi di piccola–media entità per un proprio progetto da realizzarsi in qualsiasi città. Sono privilegiati progetti di ricerca e azione che abbiano un riscontro reale sul territorio e sulla società contemporanea.

 

La convivialità, il cibo sano, anche vegetariano, e a chilometro zero, il contributo di cuochi esperti, vini locali e birre artigianali, una buona conversazione, sono gli ingredienti migliori per creare un’atmosfera in sintonia con il buon gusto artistico che accomuna i commensali partecipanti alle Sunday Soup.

Maura Sacher
m.sacher@egnews.it


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