Opinioni Storie e Fatti

Stelle cadenti d’agosto, che spettacolo in cielo e in terra

Che emozioni le stelle cadenti, che batticuore quando da ragazzina riuscivo a vedere qualche puntino luminoso solcare un tratto di cielo e qualcuno intorno a me esultava “Eccola! L’hai vista?”.

In realtà, devo confessare che ero già un po’ miope e facevo un grande sforzo d’immaginazione nel vedere oggetti lontani e così fugaci come una stella cadente se non lasciava una bella scia.

Era una conquista di libertà per noi pre-adolescenti arrivare a stare alzati oltre mezzanotte per assistere allo spettacolo, tutti radunati sul più alto terrazzo della casa, dopo aver fatto una scorpacciata di anguria, donata da qualche genitore a turno.

Si usava così, da quando ero piccola: per tutta l’estate le sette famiglie di casa si radunavano sulla grande terrazza, portandosi dietro chi sedie, seggiolini, chi una panca. Si chiacchierava: i grandi con i loro racconti, noi con le nostre storie e i nostri giochi.

E poi arrivava il momento di piegare il collo e fissare il cielo.

Un applauso per chi vedeva la prima stella filante.

 

Una stella cadente, un desiderio

Secondo il detto popolare, ad ogni stella cadente bisognava esprimere un desiderio. E sinceramente non ricordo proprio che i miei desideri espressi in quelle eccezionali occasioni infantili si fossero mai avverati.

Poi arrivò il momento dell’età adulta, anzi matura, e le stelle cadenti me le potevo godere, tutta sola fino a tarda ora, dal terrazzo della casa di villeggiatura dove passavo le ferie.

Eh sì che allora accompagnavo la loro anelata visione con intimi desideri: riguardavano la famiglia, il lavoro, e anche la politica.

Volevo che tutto il mondo intorno a me andasse per il verso che io ritenevo “giusto”.

Ma di “Giusto” ce ne è stato Uno solo, mi replicava il consorte.
Ma non ho smesso mai di sognare.

Dalle stelle alle stalle

Quante stelle cadenti umane ho visto nella mia vita.

I politici dovrebbero metterselo in testa e ricordarlo, specialmente nel mese d’agosto!
In questo mese emergono sempre scintille di rivolta a lungo covate, malesseri di stomaco sopiti durante tutto l’anno.

Così mi auguro che domani arrivi l’oblio per quell’insulsa classe di politicanti che ne ha fatte di tutti i colori specie negli ultimi sei anni, e per gli ambiziosi burocrati senza meriti e senza umanità.
Onagrocrazia”, l’ha chiamata Benedetto Croce.

Hanno cucinato un pasticcio dietro l’altro nelle loro fucine, ci hanno messo nel piatto solo balle, enormi, smentite da voci autorevoli ma snobbate se non denigrate dagli appiattiti al pensiero unico.
Hanno provato ad affossare la nostra capacità di discernimento, e sciaguratamente troppa gente ne è rimasta plagiata e ha sepolto il cervello nella sabbia.

Hanno disintegrato la nostra economia e aumentato di milioni il numero dei poveri e dei senza lavoro. E ancora insistono!

Anche se ormai è diventata narrazione proverbiale che la politica teme un “settembre caldo” per la stabilità sociale ed economica, le nuove generazioni di operai e imprenditori, di studenti e lavoratori non hanno più la tempra come ai miei tempi.
Una volta, gli scioperi di massa, i cortei, le proteste sotto le finestre dei Palazzi sortivano l’effetto di essere presi sul serio dai governanti, e qualcuno si dimetteva.

Ora i governanti se ne fanno un baffo, ordinano manganellate e idranti, e restano attaccati alla poltrona.

Ma stanno per cadere anche loro come le stelle d’agosto, a settembre finalmente elezioni.
Una bella sforbiciata ai parlamentari e anche “zac” a tutti gli attuali ministri.

Tutti giù per terra i presuntuosi … e nel dimenticatoio!

Almeno, questo è il pio desiderio che ho espresso anche quest’anno assieme alle “Lacrime di san Lorenzo” di un agosto che mai ricordo così ingarbugliato.

Maura Sacher


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio