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Sono confusa, e non so da che parte stare

Sono confusa, e non so da che parte stare

Oppure siamo presi in giro tutti, sia chi sta da una parte sia chi dall’altra.

Chi ci crede, ha fiducia, e chi dubita, chi si presta e chi non si offre alla sperimentazione.
Ora, però, siamo tutti nello stesso barcone ondivagante, un po’ va con il favore del vento o un po’ controcorrente.

È palese che quella gente (governo e cts) naviga a vista. E noi alla cieca.

Ho l’impressione che i vari articoli specie dell’ultimo DL, o anche pezzetti degli articoli, siano stati scritti da persone diverse, ognuna chiusa nel proprio ufficio, e ben poco giuridicamente preparate, solo aridi amministrativi burocrati.
E che il testo finale non sia nemmeno passato alla lettura di supervisione di alcuno altro.

Soprattutto una spiegazione logica o scientifica non emerge, non solo ai comuni mortali.

Nemmeno è evidente ai soliti fantastici quattro in camice bianco che inondano i talk show giornalieri, facendo a gara chi la spara più grossa, ma ogni tanto dicono qualcosa di giusto.

L’introduzione dell’obbligo vaccinale alla fascia di popolazione residente, italiani e stranieri, che ha compiuto cinquant’anni ha scombussolato quasi tutti, i lavoratori e i non occupati.

Con un calendario di date che manda in confusione chiunque. O la più confusa sono io?

Sono interessati principalmente tutti i lavoratori pubblici e privati, ad ogni livello e di ogni categoria, dal mega dirigente d’azienda all’usciere degli enti locali, dai capi ufficio ai magistrati, dal poliziotto all’artigiano in proprio, che abbiano più di cinquant’anni.

Per questi, qualora trasgressori, è prevista una sanzione di 100 euro.

Non solo. All’obbligo sono assoggettati tutti i lavoratori che hanno già fatto, o subìto, le due dosi.

Cosicché sono chiare un paio di cosette, insopportabili.
Non bastano le due dosi per sentirsi invincibili, è obbligatoria anche la terza, altrimenti si viene considerati “non vaccinati”, alla stregua dei veri “no-vax” e questo è insopportabile.

Inoltre, oltre alla sospensione dello stipendio per il lavoratore pubblico che tergiversa o si è stufato di farsi bucare, è previsto il prelievo forzoso di euro 100 da parte dell’Agenzia delle Entrate, alla stregua degli irriducibili “no-vax”.
E anche questo è insopportabile perché la sanzione si aggiunge alla punizione.

Sono confusa, non so da che parte stare

Se da una parte l’equiparazione tra lavoratori vaccinati e i non vaccinati è intollerabile dal punto di vista dell’equità sociale e della giustizia, dall’altra si verifica la conseguenza che i non lavoratori no-vax si possono salvare con una semplice multa di poco conto.

Il grande paradosso è l’ipocrisia di questi governanti che, estendendo da oggi l’obbligo e di fatto togliendo la libertà di scelta, impongono per decreto alla totalità della popolazione (italiana ma anche straniera residente) un vero e proprio ricatto a discapito del diritto delle persone a gestire la propria vita.
E in più si deve firmare il “consenso informato” sotto minaccia. Proprio comico.

 

 

 

E mi vien da dire qui una cosa forte.
Sono in vigore leggi che consentono l’aborto (uccisione di una creatura in grembo), l’eutanasia (suicidio o omicidio), il rifiuto delle cure dei malati terminali, insomma è consentito morire come si vuole, secondo la propria volontà, ma di fronte ad un maledetto virus (con cui avevano detto che dovremo “convivere”) si deve essere forzati da parte di una volontà estranea al proprio corpo.
È una contraddizione, a mio modo di vedere. Ognuno deve essere libero di scegliere se, come e quando, vivere e morire.

Per ultima una considerazione economica: già molte imprese hanno chiuso in conseguenza dei blocchi delle attività degli ultimi due anni, si sono chiuse altre per mancanza di personale altre per mancanza di clienti.

Batto sancora questo chiodo. Che si stia verificando l’affermazione di Draghi: «sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente»?
E che si incominci intanto con l’eliminare gli occupati, cosicché le imprese si ridurranno da sole?

Non so, ma a che servono i sindacati? Chi difendono?
I lavoratori o i padroni o la finanza europea?

Sono confusa, non so da che parte stare

Beh, anche voi lavoratori della ristorazione e del commercio, che vi dichiarate “smarriti e un po’ avviliti”, datevi una risposta aggiornata ai fatti.

Maura Sacher

 


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