Stile e Società

Sfida tra le carni: vince il vitellone veneto

Il trevigiano Bruno Bassetto con il Vitellone ai cereali del Veneto è andato a sfidare la mitica regina delle carni italiane, la Chianina, nel suo reame, in Toscana, e ha stravinto.

Domenica 7 giugno 2015, nello spazio del Mercato Generale a Firenze, si è svolta una “singolar tenzone”, un audace confronto tra allevatori, rappresentati da una parte da Unicarve Associazioni Produttori Carni Bovine e dall’altra dal Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino.
Una sfida tra due eccellenze nelle migliori carni italiane: la blasonata “Chianina”, autoctona e razza da lavoro da Romani e dagli Etruschi, successivamente apprezzata come animale da carne, allevata secondo il disciplinare di produzione a Indicazione Geografica Protetta (IGP), e il “Vitellone ai cereali”, prevalentemente mais, allevato secondo il Disciplinare Qualità Verificata, da qualche anno marchio registrato dalla Regione Veneto e con disciplinare di fresca approvazione UE.

È stato prontamente raccolto il guanto lanciato dal Maestro Macellaio Bruno Bassetto di Treviso, con gavetta in macelleria fin da giovanissimo, al Maestro Macellaio Enrico Ricci, che a Trequanda di Siena gestisce una storica macelleria di famiglia fin dal 1895.

Il negozio di Enrico Ricci è noto per la carne bovina di pura razza Chianina marchio IGP, punta di diamante del Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino.
Invece, Bruno Bassetto ha chiuso nel 2014 la sua “becheria” in località San Liberale alle porte di Treviso, specializzata in carni selezionate e tipicità della Marca Trevigiana, e nel frattempo si è fatto conoscere in giro per il mondo, prestando varie consulenze in eventi esteri come esperto nella lavorazione delle carni, conquistando molti premi nazionali ed internazionali. Inoltre, è autore di due libretti, da dove elargisce informazioni culturali e tecniche, e il lettore può far tesoro delle sue ricette anche per utilizzare i tagli del bovino considerati meno nobili.

Nella tenzone di Firenze, i due macellai dovevano preparare 200 crostini in meno di un’ora, serviti alla giuria su piatti numerati per non svelare la provenienza della carne, giuria composta da giornalisti della stampa agricola toscana e veneta, da assaggiatori ufficiali e da semplici cittadini, che ha dovuto valutare sapore, tenerezza, colore e gusto della battuta al coltello, presentata al naturale e su crostini di pane condita con un filo d’olio extravergine di oliva ed un pizzico di sale.

Il rush finale ha decretato con un punteggio di 4215 voti su 4087 la vittoria della battuta veneta di Bruno Bassetto, condita da olio extravergine Dop del Garda.

Maura Sacher


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