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Santini vicepresidente di Le Soste diventa vicepresidente di Fipe

Antonio Santini, fondatore e vicepresidente dell’Associazione Le Soste, è stato chiamato a far parte della Giunta di Presidenza della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, FIPE.

Antonio Santini si è sempre caratterizzato per una forte professionalità, sensibilità e grande competenza, ed è un’autorevole figura nel mondo della ristorazione italiana e internazionale.

In occasione dei 40 anni dell’Associazione Le Soste ha inoltre ricevuto il “Premio Le Soste Ospitalità di Sala”, a onore della sua importante carriera.
La finalità del Premio è quella di valorizzare le realtà che più si sono distinte per l’attenzione alla qualità, all’etica e alla responsabilità sociale mirando all’eccellenza, tutelando l’ambiente e le risorse umane.
La motivazione: “per essere il padre indiscusso del servizio italiano e per aver portato il suo ristorante a essere un punto di riferimento nel mondo per l’alta cucina, assieme alla sua famiglia. Attraverso il suo lavoro favorisce iniziative di valorizzazione delle materie prime nazionali, fresche e rispettose dell’ambiente e un loro sano utilizzo, di creazione di condizioni di lavoro in cucina rispettose dei tempi di lavorazione e di crescita di generazioni di cuochi e professionisti di sala in modo didattico, trasferendogli il proprio sapere e consentendo loro di svelare il proprio talento”.

La storia

Antonio Santini è titolare con la famiglia del ristorante stellato “Dal Pescatore Santini” a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, Località Runate, una tenuta di campagna immersa nel verde della riserva naturale del parco dell’Oglio.

Il locale in origine era un’osteria del nonno Antonio Santini pescatore e si chiamava “Vino e Pesce”, inizialmente, fin dal 1926, come vendita del pesce tipico di fiume, e il vino servito era il Lambrusco.
Negli anni ’60 il locale fu trasformato nel ristorante “Dal Pescatore”, piccolo ristorante famigliare che Antonio prende in mano nel 1974, facendolo diventare oggi uno dei più rinomati e stellati d’Italia.

 

Nel 1980 con altri colleghi fondò “Linea Italia in Cucina” nella sede della rivista la «Cucina Italiana».
Nel 1982 da una cena tra un gruppo ristretto di ristoratori amici, tra cui Gualtiero Marchesi a Milano, nacque il proposito di incontrarsi periodicamente per scambiare idee e iniziative sull’enogastronomia italiana d’eccellenza.
E nel 1994 quell’insieme di amici si costituì ufficialmente in “Associazione Le Soste”, che da allora si è arricchita ogni anno di nuovi prestigiosi associati.

La prima stella Michelin arriva nel 1982, la seconda nel 1988 e la terza nel 1996.

I membri della famiglia Santini si dividono i ruoli.
Ai fornelli, la moglie Nadia, nel 2013 eletta migliore cuoca del mondo, e Giovanni, premiato con tre stelle Michelin.

La cucina usa sempre prodotti locali elaborati con raffinata ricerca nella presentazione: dai tortelli di zucca al burro e Parmigiano Reggiano alla terrina di astice con caviale, dall’Anguilla delle Valli di Comacchio in carpione al profumo d’arancia o alla griglia con radicchio verde dell’orto per passare al Filetto di manzo Aubrac alle Erbe Fini da allevamento allo stato brado esclusivo per “Dal Pescatore”.

In sala, Alberto con Valentina si occupa della carta dei vini, un’enciclopedia enologica che include le più importanti regioni vinicole dell’Europa.

Il ristorante dal 1990 fa parte di Relais & Châteaux e dal 1992 de Les Grandes Tables du Monde di cui Antonio Santini dal 2019 è anche Vicepresidente.

Maura Sacher


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