Vino e Ristoranti

Rivoluzione al ristorante Gagini di Palermo

Il Gagini riparte con una nuova formula di ristorazione contemporanea sotto la conduzione dello chef brasiliano Mauricio Zillo. Il ristorante palermitano di via Cassari, in quello che fu un tempo il laboratorio di Antonello Gagini, massimo esponente della scultura rinascimentale.

 

Il lockdown non ha frenato lo spirito visionario dei patron del Gagini, Franco Virga e Stefania Milano che hanno deciso di  ripartire con una nuova formula di ristorazione contemporanea. Via definitivamente il gourmet per affidare allo chef brasiliano Mauricio Zillo il compito di tracciare una strada inedita. Piatti semplici, precisi ed estemporanei, solo materia di prossimità e di territorio, pulizia di sapori e gioco di contrasti, saranno questi i canoni del futuro Gagini.

“Mauricio per noi incarna – raccontano i due imprenditori – la visione di cucina che abbiamo sempre sognato, estremamente diretta, fuori dai soliti schemi ma che fino ad ora non eravamo riusciti a mettere in pratica. L’emergenza Coronavirus non ci ha abbattuto, anzi, ci ha dato un ulteriore carica e la voglia di guardare oltre, con tutta la determinazione della resilienza”.

 

Fra i piatti che inaugureranno la nuova epoca del Gagini, i tortelloni ca’ meusa con ricotta e tenerumi, il calamaro farcito con cavolicelli selvatici e pizzutella di Pantelleria, la mupa con senape selvatica, mandarino di Ciaculli e fave. “Ciò che farò al Gagini – dice Mauricio Zillo – parte dall’assunto, per me basilare, che la cucina è nutrimento, deve soddisfare un bisogno primario poiché è una necessità dell’essere umano. Per questo pensare alla qualità della singola materia prima è e sarà sempre prioritario”.

 

Il percorso del Gagini vira così con decisione verso un nuovo modello di ristorazione. Ancora una volta lascia un segno nello scenario palermitano, come fece a suo tempo nel 2011 quando portò nel cuore della città, ancora vessata dal degrado culturale ed economico, l’alta cucina. Il Gagini lancia un format che mette al centro la semplicità. La cucina rivoluzionata da Zillo sarà sostenuta da una filosofia del servizio non più ingessata ma spontanea ed empatica, che rispecchia lo spirito dei piatti.

 

“Cambiamo muta ma sempre con la grande attenzione e passione – precisano i patron – per il nostro territorio e i valori di cui è depositario. Ci addentriamo in una dimensione diversa lasciando la strada fino ad ora percorsa, che ci ha fatto tanto crescere, con la consapevolezza che il mondo è in continua evoluzione e che per noi il paradigma della ristorazione deve innovarsi sempre senza perdere la propria identità”.

 

Il Gagini è il primo dei locali ad essere stato fondato nel 2011 del Gruppo Good Company,  la società di Franco Virga e Stefania Milano diventata leader di mercato nell’area metropolitana di Palermo. Al gruppo appartengono anche: Buatta Cucina Popolana e Bocum Mixology inaugurati tre anni fa; Aja Mola, Trattoria di Mare e Libertà.

 


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