Tribuna

Riepilogo

Dopo cinque anni che scrivo per questa rubrica, iniziando sulla testata di “oliovinopeperoncino” nel settembre 2009, con articoli andati persi nei cambiamenti delle strutturali revisioni ma in parte recuperati e riproposti, e nello sdoppiamento sulla presente testata di “egnews”, ho bisogno di condividere una riflessione.

Ho analizzato in lungo e in largo le regole della perfetta “mise en place” della tavola, ideale contorno per ricevimenti che accolgano i commensali in atmosfere avvolgenti, ho esposto le regole basilari per l’accoglienza degli ospiti, in mezzo alle feste natalizie o in piena estate, persino in case di vacanza o in serate al barbecue, offrendo anche consigli su come si mangiano certe pietanze.

Ho fatto sunti dei “divieti” di alcuni comportamenti a tavola secondo il Galateo tradizionale, inclusi gli argomenti “vietati” nelle conversazioni. E pure ho raccontato quali sono i modi più eleganti per estendere un invito e rispondere, quali abbigliamenti sono indicati a seconda degli orari dell’evento pasto, e cosa l’ospite può o non deve portare, secondo l’occasione.

Il tutto spesso condito con riferimenti storici, al fine di far capire che le “Regole” del buon comportamento a tavola non sono un’invenzione di oggi e nemmeno risalgono al 1500, con la pubblicazione di quel trattato di Monsignor Della Casa, ma hanno radici ben antiche, risalenti ai tempi in cui le civiltà si sono date norme del vivere sociale.

Non so se i lettori odierni attingono all’archivio per tenersi informati. Lo spererei, giacché le regole non cambiano con il passare degli anni, e quello che ho scritto in questo tempo rispecchia ciò che è consolidato nei secoli.

Secondo la mia opinione, non sarebbe corretto ripescare argomenti ‘vecchi’ e ripresentarli in veste nuova, con altre parole. Ho scritto quasi tutto ciò poteva essere raccontato in merito. Pochissimo resta, ed è marginale.

I lettori amici non me ne vogliano, non ho un input diretto delle loro stime per un tema o l’altro, né delle loro preferenze. Per questi motivi la rubrica da quasi settimanale è passata a quasi mensile.

Forse è il caso di rinnovare il repertorio piuttosto che attingere a concetti già trattati e offrirli con taglio diverso.
Con il prossimo mese, probabilmente ci saranno delle sorprese.

donna Maura

m.sacher@egnews.it


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